Incidenti stradali

Buono e generoso, imprenditore e padre di famiglia: il ricordo di Alberto

E' morto a 63 anni nel terribile incidente sulla A21: Alberto Rava era a bordo del suo Ford Transit, stava guidando in direzione Brescia. Il ricordo di amici e familiari

Una vita piena di passioni, e di generosità: sono due le comunità in lutto nel ricordo di Alberto Rava, l'imprenditore di 63 anni morto lunedì pomeriggio nel terribile incidente di Manerbio, sull'autostrada A21. Stava tornando verso Brescia dopo essere stato in azienda, nella fabbrica di sua proprietà, la Chimera Spa.

Una grande generosità

Comincia (anche) da qui la sua grande storia di generosità. La famiglia Rava è molto conosciuta, in tutta la provincia: erano i titolari della storica Meras, la prima fabbrica di cerniere della zona, tra Leno e Manerbio. Anni fa venne venduta, e poi praticamente chiusa: fu proprio Alberto Rava a riacquisire l'azienda, fondando la Chimera Spa e soprattutto riassumendo tutti gli operai che stavano per essere licenziati.

Classe 1956 e originario, appunto, di Manerbio, da tempo abitava sul lago di Garda, nella casa di famiglia ai Barcuzzi di Lonato, in Via Sant'Anna, insieme all'amata moglie. Lo piange anche il giovane figlio Andrea: architetto, vive a La Spezia dove lavora nel settore della nautica di lusso.

Imprenditore stimato e conosciuto, Rava possedeva terreni e proprietà sul Garda ma anche in città. Amava farsi coinvolgere dalle sue grandi passioni: i cavalli, che faceva correre liberamente in un grande campo, ancora a Lonato, e il volo aereo, a quanto pare aveva pure il brevetto da pilota, e un aereo ultraleggero.

Il tragico incidente

Sulla dinamica dell'accaduto purtroppo non ci sono dubbi. Il Ford Transit di Rava si è schiantato contro l'autoarticolato che aveva di fronte. Il furgone è finito sotto il rimorchio del camion, schiacciato tra le lamiere: per lui non c'è stato più niente da fare. Illeso il conducente del mezzo pesante, ma sotto shock: è stato comunque ricoverato in ospedale per accertamenti.

I rilievi sono stati affidati alla Polizia Stradale. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, né quella di una fatale distrazione né quella di un malore. La salma di Alberto Rava riposa al Civile, a disposizione dell'autorità giudiziaria.


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