Incidenti stradali

Famiglia sterminata, si cerca un altro camion: "Sono stato colpito due volte"

Forse un altro mezzo pesante potrebbe aver “partecipato” al terribile schianto che martedì scorso è costato la vita a sei persone, lungo la A21 poco prima del casello di Brescia Sud, tra Montirone e Poncarale

Un’ipotesi che in attesa di conferme definitive con il passare delle ore appare sempre più plausibile: nell’inferno di fuoco scatenatosi a seguito del terribile schianto di martedì scorso sulla A21, in cui hanno perso la vita sei persone tra cui tre bambini, potrebbe essere rimasto coinvolto anche un altro mezzo pesante, che però non si sarebbe fermato sul luogo dell’incidente.

Potrebbe essere uscito dal vicino casello di Brescia Sud, che in quel momento era un’uscita obbligatoria a causa di un altro incidente, meno grave e qualche chilometro più in avanti: la Polizia Stradale starebbe già passando al vaglio tutti i rilevamenti del Telepass in uscita, il pagamento dei biglietti, eventuali inquadrature delle telecamere di controllo.

Sarebbe una svolta nella ricostruzione di quanto accaduto, su cui ancora rimangono dei dubbi. Nella sua testimonianza l’autista sopravvissuto, quello che era alla guida dell’auto-cisterna carica di benzina che poi ha preso fuoco, ha raccontato di aver sentito sulla sua pelle due colpi ben distinti, che il suo camion era stato colpito due volte.

Una testimonianza che potrebbe allora confermare la presenza di un altro mezzo coinvolto nello schianto. Ma allo stesso tempo il conducente potrebbe aver sentito i due colpi a causa di un doppio impatto, provocato sempre dal camion carico di sabbia che stando alle ricostruzioni “ufficiali” avrebbe causato per primo l’incidente.

Anche l’autista del mezzo, un camionista di origini macedoni ma da tempo residente in Piemonte, è morto nell’incidente, incastrato tra le lamiere durante le fiamme. Hanno poi perso la vita i cinque componenti della famiglia Kornatowski, originari della Costa Azzurra: mamma e papà di 31 e 29 anni, i loro due figli piccoli, il fratello del padre appena 13enne.

Si cerca il terzo camion, per capire se effettivamente la sua presenza (e il suo eventuale impatto) possa aver influito sulla dinamica del sinistro. Ci sarebbero delle tracce, i segni lasciati sull’asfalto: diventa difficile però immaginare che chiunque abbia in qualche modo compartecipato allo schianto possa essersi allontanato facendo finta di niente. Ma forse in questo mondo tutto è possibile.


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