Incidenti stradali

Schianto frontale sulla Triumplina, morto un uomo: assolta dall’accusa di omicidio

Incidente frontale a Concesio sulla Triumplina, morto Maurizio Maestroni: a sei anni dallo schianto è stata assolta la giovane donna che era stata accusata di omicidio colposo

Foto d’archivio © Bresciatoday.it

Un processo lungo sei anni, ma che si è concluso con l’assoluzione per la giovane donna bresciana che era stata accusata di omicidio colposo, a seguito della morte di Maurizio Maestroni, deceduto in un terribile incidente stradale nel marzo del 2011, in territorio di Concesio.

Una carambola impazzita: la Yaris di Maestroni si era schiantata frontalmente con la Bmw X5 della donna poi accusata di omicidio colposo, e aveva finito la sua corsa finendo contro un camion. Della sua auto non era rimasto nulla, se non un groviglio di lamiere: l’uomo è morto sul colpo.

Ci sono voluti anni ma l’esatta dinamica dell’incidente avrebbe definitivamente scagionato la donna alla guida della Bmw. Accusata di omicidio colposo per lo schianto frontale, e per la velocità considerata eccessiva: in realtà, a seguito di analisi e consulenze, è stato appurato che la donna stesse viaggiando entro i limiti di velocità, di 70 chilometri orari.

Decisiva sarebbe stata anche la testimonianza del conducente del camion con cui la Yaris di Maestroni si è scontrata, prima di concludere la sua folle e fatale corsa. La donna avrebbe fatto di tutto per evitare l’incidente: prima la brusca frenata, poi il disperato tentativo di spostarsi sulla sua destra.

Ma non c’è stato niente da fare. L’uomo alla guida della Yaris avrebbe invece effettuato un’inversione a U, sulla Triumplina, senza accorgersi dell’arrivo della Bmw. Da qui lo schianto, e la tragedia. Nella sentenza di assoluzione si legge di come Maestroni nella sua manovra sarebbe stato “imprudente e imprevedibile”.


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