Incidenti stradali

Tradito dalla strada che percorreva sempre, muore schiacciato dal trattore

La tragedia domenica mattina a Cimbergo, non lontano dal rifugio di famiglia: è morto a 82 anni Giuseppe De Marie. Avrebbe perso il controllo del mezzo sulla neve

Foto d’archivio

La tragedia al Mastellino di Cimbergo, sulla strada che porta al Tredenus e al Pizzo Badile, sul fondo di proprietà e non lontano dal rifugio di famiglia, da qualche anno gestito dalla figlia Claudia: in sella al suo fedelissimo trattore ha perso il controllo del mezzo sulla strada ancora innevata, finendo per precipitare per qualche decina di metri.

Non sarebbe morto sul colpo, Giuseppe De Marie: aveva 82 anni e la pelle dura, addestrada da decenni di fatiche. Avrebbe prima perso i sensi, sbattendo la testa contro un masso, per poi finire travolto dal suo stesso trattore: sarebbe rimasto schiacciato da una ruota ancora in movimento, schiacciato alla testa e morto a seguito dell'impatto.

La salma ha già raggiunto l'obitorio del cimitero di Cimbergo, a breve saranno comunicate le date dei funerali. De Marie era molto conosciuto in zona: era il “padrone” della strada che saliva sui monti, e che percorreva tutti i giorni, d'estate e d'inverno.

Quando era inverno lo faceva a bordo del suo trattore, attrezzato di catene sulle ruote anteriori: ripuliva il tratto dalla neve e dal ghiaccio, lo faceva per tutti quelli che mai sarebbero dovuti passare. Anche domenica mattina, a quanto pare, stava rifacendo lo stesso percorso per vedere se c'era qualcosa da fare.

L'allarme è stato lanciato poco prima di mezzogiorno, da un giovane a bordo di un quad che passava di lì per caso. Si sarebbe accorto della neve ripulita solo a metà, e poi delle tracce di una brusca caduta. E' bastata sporgere lo sguardo di sotto per capire cosa era successo.

La centrale operativa ha inviato sul posto ambulanza e automedica, i tecnici del Soccorso alpino. Dall'ospedale di Sondrio era già pronto a decollare anche l'elicottero, ma è rimasto alla basa: purtroppo non c'è stato niente da fare, De Marie era già morto. Persona schiva, forse un po' solitaria: ma di buon cuore, di grande cuore, tanto da meritarsi un soprannome come “il buono”. Rimangono i ricordi, di una vita intera.


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