Incidenti stradali

Incidente mortale sabato notte, parla il ragazzo al volante: "Ho fumato un paio di canne"

I risultati delle analisi tossicologiche confermano la presenza di cannabinoidi nel sangue di David, il ragazzo alla guida della Bmw che si è ribaltata nei campi di Borgo San Giacomo, e dove ha perso la vita il 23enne Alessandro Massadi

Alessandro Massadi

Positivo ai cannabinoidi: questo l'esito della “sentenza” tossicologica eseguita la notte dell'incidente in ospedale, per verificare se il giovane David (coetaneo di Alessandro Massadi, morto a 23 anni sabato notte a Borgo San Giacomo) si fosse messo alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Avrebbe inoltre già fatto una prima ammissione davanti ai carabinieri: "Ho fumato un paio di canne a una festa”.

Qualcosa c'è, cannabinoidi appunto: il principio attivo della marijuana, o comunque del “fumo”. Saranno solo le indagini a stabilire quanto abbia inciso l'uso di quella sostanza sulla dinamica del terribile incidente di sabato notte, sulla Provinciale che da San Paolo porta a Verolavecchia, in territorio di Borgo San Giacomo.

Qui ha perso la vita il giovane Massadi: la data dei funerali non è ancora stata fissata, si attenderà l'esito dell'autopsia. Non ci sarebbero dubbi sulla sua terribile morte: seduto sul sedile posteriore, sarebbe stato scaraventato fuori dall'abitacolo.

Sulla dinamica dell'incidente invece ancora si indaga. Pare che la vettura dei tre ragazzi (ce n'era un terzo, seduto davanti: Davide, che ha riportato una lussazione alla spalla e qualche botta qua e là, anche alla testa) si sia ribaltata ben sette volte, finendo la sua folle carambola a circa 100 metri dal primo impatto.

La Bmw X1 bianca ha retto comunque bene: certo, carrozzeria tutta ammaccata, macchina da buttare. Ma la struttura in metallo ha resistito agli urti. Purtroppo per Alessandro, si sono aperte le portiere e lui è finito fuori, sbalzato a diversi metri di distanza. Sarebbe morto sul colpo.

Non sarà stata una canna a provocare l'incidente, è il pensiero che bene o male si sente in paese. Anche i genitori, seppure uniti nell'abbraccio infinito alla famiglia di Massadi (i due si conoscevano benissimo, amici d'infanzia, sempre insieme) avrebbero già scelto di difendere il proprio figlio. “Non è un assassino”.

Rimane il fatto che per come sono andate le cose rischia l'incriminazione per omicidio stradale: è già stato arrestato. David ha raccontato di un'altra auto, che sarebbe uscita da uno stop e forse gli avrebbe fatti andare fuori strada. Davide, che era seduto di fianco a lui, si ricorda della velocità elevata. Il resto è storia, purtroppo: una storia triste.


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