Cronaca

Giovane padre stroncato dalla malattia: "Tuo figlio sarà fiero di te"

Igor Prederi si è spento lunedì: ucciso, a soli 47 anni, da una terribile malattia. Lascia la moglie Federica e il figlio Pietro, oltre ai colleghi della azienda Givi, che per lui era una seconda famiglia

Brescia e Concesio unite nel lutto per la prematura scomparsa di Igor Prederi, stroncato a soli 47 anni da una terribile malattia. Si è spento lunedì, circondato dall'affetto della sua famiglia.

La tragica notizia della sua morte si è diffusa rapidamente in città e a Concesio, comune dove l'uomo abitava con la moglie Federica e il giovane figlio Pietro. Appassionato di moto, lavorava da sempre alla Givi, diventando uno dei pilastri portanti dell'azienda bresciana che produce accessori per le due ruote: per lui era diventata una seconda famiglia.

Marito premuroso e padre affettuoso, oltre che professionista stimato dai tutti i colleghi e dei vertici dell'azienda, come testimoniano i tantissimi messaggi lasciati in queste ore su Facebook.

"Gli saremo sempre grati per l’impegno, la dedizione e la grande professionalità dimostrati in ogni occasione - si legge sulla pagina ufficiale del gruppo Givi -. Appassionato motociclista e competente tecnico dal forte spirito innovativo, ha dato un decisivo impulso allo sviluppo della nostra azienda e dei nostri prodotti. Il suo carattere riservato e tranquillo non gli ha mai impedito di affrontare ogni nuovo progetto con curiosità ed entusiasmo. Igor era sempre pronto a supportare i colleghi e il loro lavoro, senza lasciarsi condizionare dalle circostanze o dalla pressione tipica del suo importante ruolo nell’Ufficio Ricerca e Sviluppo. Il suo sorriso gentile, la sua pacatezza e disponibilità, il coraggio e l’esemplare dignità resteranno per sempre nei nostri cuori. Sarà sempre un esempio per tutti noi."

Commuovente anche il lungo post scritto da un collega sulla bacheca di Igor: "Lavoratore esemplare, educato, calmo, sempre presente, anche con cure pesanti, cure attaccate al petto, nascoste nel marsupio, testa coperta dal cappellino. Scrivo questo per renderti un paio di pensieri che meriti pubblicamente e affinché tuo figlio, forse tra qualche anno, scorrendo il tuo profilo si ritrovi a leggere queste righe e possa trovare l'ennesima conferma per sentirsi giustamente fiero di te."

Oltre alla moglie e al figlio lascia la mamma Elisabetta e il fratello Omar. Centinaia di persone sono attese per l'ultimo saluto, che si terrà alle 14 di oggi, mercoledì 21 marzo, nella chiesa di Santa Giulia a Costorio di Concesio. 


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