Cronaca

Tutti in fila per il Grande Fratello: "Voglio provare a cambiare la mia vita"

Al centro commerciale Elnòs di Roncadelle sono arrivati in centinaia da tutta la provincia (e oltre) per un provino della nuova edizione del Grande Fratello

Sono arrivati a centinaia, da tutta la provincia e anche oltre, fin da Vicenza e Torino: tutti in fila per tentare la fortuna, all'Elnòs Shopping di Roncadelle, tutti in fila per i provini della nuova edizione del Grande Fratello, il reality show più noto d'Italia che a quanto pare dopo due anni di Vip tornerà ad aprire le sue porte ai “non famosi”.

La stella del GF brilla ancora, eccome: domenica pomeriggio a Elnòs erano davvero tanti, stipati come sardine in una giornata come tante, ma che per loro – per chi ci ha provato – era una giornata davvero speciale.

Chissà com'è andata, ai posteri (anzi, ai selezionatori) l'ardua sentenza: “Grazie, vi faremo sapere”, sembra un colloquio di lavoro (ma per qualcuno in fondo lo è davvero) e invece è il Grande Fratello, più e più volte lo specchio televisivo della società contemporanea.

Sul Giornale di Brescia sono state raccolte impressioni e speranze di chi ha partecipato ai provini. Il 25enne Andrea di Rovato, che fa l'animatore “e voglio provare questa esperienza per imprimere una svolta alla mia vita”. Poi c'è Alex, 41 anni da Pontevico: “Ho voluto provare, per vedere se una persona normale, con i piedi per terra, può passare le selezioni”.

La giovanissima Laura, 19 anni: “Ho deciso di buttarmi e di provare a entrare nella Casa, magari per avere qualche sbocco lavorativo”. Salvatore di anni ne ha 35, i provini in passato li ha già fatti ed è arrivato fino a Roma, “dove si tengono le ultime selezioni”: adesso lavora da Primark, proprio a Elnòs, domenica ha finito il turno alle 15 e si è subito messo in fila.

Da Mantova è arrivato Ambrogio, che fa il parrucchiere a 25 anni vorrebbe ritrovare sé stesso, “il rapporto con la mia famiglia, vincere la timidezza”. E tra i tanti c'è pure Barbara, tra i capo ultrà del Vicenza: “Voglio dare un'immagine diversa di noi tifosi, positiva e allegra”. Manco a dirlo, è partito il coro da stadio.


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