Cronaca

Ragazza morta di meningite fulminante: allarme e paura tra i ragazzi bresciani

A poche ore dalla morte di Susanna Rufi, la ragazza romana di 18 anni morta per una meningite fulminante alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. In quei giorni c'erano 1800 ragazzi bresciani

Susanna Rufi

La sua storia ha già commosso il Paese. Si era appena diplomata con il massimo dei voti, al liceo a Roma, a ottobre avrebbe compiuto 19 anni. Una vita davanti, spezzata da una meningite fulminante mentre si trovava alla Giornata Mondiale della Gioventù, a Cracovia, insieme ad altri decine di migliaia di ragazzi.

La storia di Susanna Rufi, che commuove e che preoccupa. A Cracovia infatti c'erano anche 1800 ragazzi bresciani: in questi giorni si lavora ad ampio raggio per scongiurare ogni margine di contagio. Ma la situazione sembrerebbe sotto controllo.

Lo conferma la Diocesi di Brescia, in collaborazione con l'Ats (ex Asl) provinciale: nessun rischio contagio. Parole che si ripetono come un mantra, parole che valgono quasi come un rito. Ma allo stesso tempo, se la Chiesa minimizza, l'Ats comunque mantiene alto il livello d'attenzione.

Lo fa mettendo a disposizione un numero verde (800 777 346, attivo nei giorni feriali) da contattare immediatamente in caso di sintomi “sospetti”, che siano febbre, mal di testa, mal di gola, problemi di equilibrio o di vista.

Sarebbe già stata avviata, come da prassi, un'indagine epidemiologica intorno ai contatti più stretti della ragazza colpita da meningite. Di bresciani non ce ne sarebbero, per ora: tutto il gruppo che era con lei invece è giù stato sottoposto a profilassi.

Non lontano da Brescia: Susanna Rufi avrebbe avuto contatti con la delegazione dei giovani arrivati del Veneto. Di questi quasi 500 ragazzi sono già stati controllati in ospedale. Nessun problema di salute, o particolari sintomi, ma per i ragazzi considerati più a “rischio”, verrà predisposta comunque la profilassi.


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