Cronaca

Derubano la moglie di un maresciallo, ma vengono traditi da un profumo

Beccati in poche ore i due ladri che hanno derubato la moglie del maresciallo Davide Trevisani di Manerbio mentre stava portando la sua bambina all'asilo. Intercettati e arrestati grazie alla collaborazione tra carabinieri

Coppia di ladri seriali beccati in poche ore grazie alla collaborazione tra carabinieri: i colleghi dell’Arma si sono scambiati le informazioni decisive su Whatsapp, prima che uno di loro riuscisse a individuare e intercettare l’auto dei malviventi. I due sono stati entrambi arrestati: in manette ci sono finiti un 39enne sardo e una 32enne croata.

Questo quanto è successo: i due hanno scelto proprio la vittima sbagliata. Mentre la donna stava accompagnando la figlia all’asilo, i ladri hanno puntato una Ford Kuga parcheggiata poco lontano: hanno spaccato il finestrino e si sono impossessati della borsa. All’interno 300 euro in contanti e un boccettino di profumo, che risulterà poi decisivo per le indagini.

Il furto è andato in scena di prima mattina di fronte alla scuola materna Marzotto di Manerbio: la vittima è la moglie del maresciallo Daniele Trevisani. Forse aiutata dall’esperienza del marito, la donna è riuscita a fotografare nitidamente il modello e il colore dell’auto che si stava allontanando, e che lei aveva già individuato come auto dei malviventi, oltre che il numero di targa.

Informazioni che sono state subito inviate al marito, che a sua volta le ha inviate al gruppo Whatsapp a cui sono iscritti i comandanti di stazione della Bassa Bresciana. E’ stato così il comandante della stazione di Leno, Francesco Laurino, a individuare la macchina più che sospetta: una Chrysler che è stata intercettata lungo la Provinciale Lenese, la Sp668.

Il comandante Laurino ha seguito l’auto dei malviventi, ma in contemporanea ha allertato i colleghi della stazione di Orzinuovi, il comandante Luca Tacconi che era in servizio con l’appuntato Fabio Muratore. La Chrysler dei due ladri è stata così bloccata dopo una decina di chilometri, a Coniolo di Orzinuovi.

In auto nascondevano circa 300 euro in contanti, rubati proprio dalla borsa della moglie del comandante Trevisani, oltre a un indizio che li ha subito smascherati: se infatti si erano liberati della borsetta per intero, la 32enne si era intascata anche una boccettina di profumo, il campioncino di una marca pregiata. Che dunque la moglie ha subito riconosciuto.

Di fronte all’evidenza i due banditi hanno ammesso le loro colpe. Identificati, è emerso di come fossero dei veri specialisti, anche delle false identità: una quarantina gli alias usati dalla donna nella sua vita criminale, una dozzina quelli utilizzati dall’uomo. Hanno infine confessato anche dove era stata gettata la borsa con i documenti. Sono stati entrambi arrestati.


Si parla di