Cronaca

Evasione da record: mezzo milione di "nero" con 15.000 scontrini irregolari

Nei guai il titolare di un negozio della Valcamonica, un cinese di 44 anni: in due anni di attività avrebbe evaso il fisco per più di mezzo milione di euro, producendo circa 15mila scontrini irregolari

Evasione fiscale da record in un negozio della Valcamonica: il titolare dell'esercizio, un negozio specializzato in “oggettistica varia e casalinghi”, in soli due anni di attività avrebbe prodotto più di 15mila scontrini irregolari, evadendo al fisco la bellezza di mezzo milione di euro.

Il titolare del negozio è un cinese di 44 anni – F.X. le sue iniziali – che a conti fatti sarebbe riuscito a frodare il fisco per circa 20mila euro al mese. La sua strategia era ingegnosa: per ogni scontrino battuto, sottraeva parte di quanto incassato aggiungendoci un “abbuono” oppure addirittura annullandolo.

A far scattare il giro di vite sugli scontrini sospetti un controllo effettuato dalla Guardia di Finanza di Edolo lo scorso gennaio. All'uscita dal negozio, un ignaro acquirente (che aveva appena acquistato dei fiori finti) aveva uno scontrino che riportava l'indicazione “abbuono”, con un importo notevolmente inferiore rispetto a quanto effettivamente corrisposto dal cliente.

Per vederci chiaro, la Guardia di Finanza proseguiva con i controlli anche nei confronti di altri clienti che uscivano dal detto negozio, riscontrando nuovamente le stesse violazioni sui vari documenti fiscali rilasciati ai (tanti) clienti.

Le indagini sono continuate con una verifica fiscale vera e propria, riguardante anche altri aspetti gestionali e di contabilità: con “sconcertante sorpresa”, scrive la Gdf in una nota, i militari si trovavano di fronte all'emissione di migliaia di scontrini contraffatti.

Alcuni riportavano la dicitura “abbuono”, altri invece segnalavano una “transazione annullata”: oltre a questo, al lungo elenco di irregolarità si aggiungevano anche delle dichiarazioni fiscali non conformi.

Detto fatto: dal 2015 al 2017, da quando insomma il negozio aveva aperto, su un totale di circa 80mila scontrini emessi più del 20% di questi risvultavano irregolari. Una furbata che ha permesso al negoziante di intascarsi più di 20mila euro al mese di extra, tutti in nero.

Anche il conto è subito fatto: in circa due anni di attività il 44enne avrebbe sottrato al fisco una somma considerevole, calcolata in oltre mezzo milione di euro. Le indagini e le verifiche fiscali sul negozio sono cominciate a gennaio, e si sono concluse solo pochi giorni fa.


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