Cronaca

Massacrata a 14 anni: "Droga e pedofili, coinvolte persone importanti"

Il grido di dolore di Maurizio Piovanelli, il padre della ragazza di soli 14 anni che nel 2002 venne brutalmente uccisa a coltellate

Desirèe Piovanelli

L'ombra della pedofilia e del coinvolgimento di “persone importanti” nella morte della piccola Desirèe Piovanelli, rapita e uccisa a soli 14 anni, trovata senza vita in una cascina di Leno (dove oggi trovano posto un residence di lusso) da tre ragazzi che avevano più o meno la sua età, tutti minorenni e tutti già usciti dal carcere, e da Giovanni Erra, all'epoca 35enne e ancora in galera, condannato a 30 anni.

Era il lontano 2002: il corpo della piccola Desirèe venne trovato i primi giorni di ottobre, ma era stata uccisa già da una settimana, massacrata a coltellate. Per un tentato abuso sessuale, e la sua reazione: questa la motivazione che ha accompagnato processi e sentenze. Ma adesso il padre Maurizio Piovanelli chiede che venga riaperto il caso.

“Ho già un esposto da presentare in Procura”, ha detto al Giornale di Brescia dopo aver partecipato anche alla trasmissione Quarto Grado, su Rete Quattro. Secondo il padre, che ancora chiede giustizia, in quegli anni a Leno ci sarebbe stato un giro “sporco” di droga e prostituzione minorile.

“Sarebbero coinvolte persone importanti – continua Piovanelli – ed è per questo che non si è mai voluto andare a fondo”. Una storia oscura, per cui c'è ancora tanto da scavare. “Il paese sa come sono andati i fatti – ha detto il padre della ragazza ancora al Gdb –. Tante persone mi hanno avvicinato, mi hanno detto di conoscere il gruppo di pedofili. Perché di pedofilia si tratta”.

A quanto pare, così sostiene Piovanelli, il “gruppo di pedofili” adescava le ragazzine sfruttando gli amici e i coetanei, “minorenni che venivano usati a loro volta”. Il padre di Desirèe avrebbe poi parlato anche con uno dei ragazzi presenti quel giorno, che appunto avrebbero assistito o partecipato all'omicidio della figlia.

“Mi ha confessato cose importanti”, racconta. E ci sono altri che potrebbero sapere: “Una storia che a Leno conoscono in tanti”, dice ancora. “Ci sono delle ragazzine che all'epoca avevano la stessa età di Desirèe e che qualcosa sanno”. Insomma, potrebbe non essere ancora finita, e il caso ancora riaperto.


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