L'ultima in ordine di tempo: una lettera del gruppo di Sel Basso Garda (ora Sinistra Italiana) sul tema della nuova passeggiata a lago, e di un “contatto” (solo presunto, sarebbero oltre 70 i metri di distanza) tra l'area dei lavori e le reti del servizio idrico.

Occasione per parlare di scarichi a lago, a Desenzano: a margine di un problema di cui si parla da decenni, e che solo nell'ultimo anno e mezzo ha avuto segnalazioni da parte di Legambiente, Collettivo Gardesano Autonomo, Movimento 5 Stelle.

Si tratterebbero di circa una dozzina di “scarichi d'emergenza”, che scaricherebbero direttamente a lago, appunto, solo in caso di emergenza. Ma che per problemi legati alla “anzianità” della rete idrica, con fognature di acque bianche e nere spesso non separate, molto spesso a lago porterebbero anche carta igienica e assorbenti, oltre ai residui organici delle fognature di casa.

Il problema c'è e a quanto pare si vede: ma per sistemare tutto servono oltre 10 milioni di euro. Lo scrive BresciaOggi, riportando le dichiarazioni di Garda Uno, la società che gestisce il servizio del ciclo idrico. E l'emergenza si replicherebbe spesso, soprattutto quando piove.

Ma dove sono questi scarichi d'emergenza? La mappatura parte dall'estremo oriente di Rivoltella fino alle prime spiagge di Desenzano capuologo.

L'elenco completo: Via Agello, Madonna della Villa, Borgo di Sotto, Piazza Alpini, Via di Vittorio, Viale Motta, Via Allende, Via Sirmione, Piazza Matteotti, Via Nazario Sauro, Via Gramsci, Lungolago Cesare Battisti. Ce ne sono due che “scaricano” anche nei fiumi: in Via dei Colli Storici, verso il Rio Gambedello, e a Vaccarolo verso l'omonimo scolo.