Cronaca

Autolavaggio, ma solo per finta: in un anno cocaina per 70mila euro

Blitz del Commissariato di Polizia di Desenzano del Garda: arrestato un 43enne gardesano che spacciava cocaina nel suo autolavaggio. In meno di un anno avrebbe incassato 70mila euro

Foto di repertorio

L'autolavaggio delle “meraviglie” se ne stava in quel di Desenzano: l'attività commerciale a quanto pare era soprattutto una copertura, il titolare – un gardesano di 43 anni che fino al momento dell'arresto era incensurato – spacciava cocaina alla luce del giorno, dalla mattina alla sera, vestito con la tuta da lavoro e accogliendo i clienti tra spazzole e cera lucida.

Ci ha pensato il Commissariato di Polizia a porre fine ai suoi illeciti: gli agenti coordinati dal vicequestore Bruno Pagani hanno portato a termine l'arresto un paio di giorni fa, a conclusione di una lunga serie di indagini inaugurate ancora la scorsa estate.

Giravano tanti clienti, e tanti soldi in quell'autolavaggio: la Polizia di Stato ha documentato in meno di un anno almeno 700 episodi di spaccio, circa due al giorno. Si presume poi che l'insospettabile pusher abbia spacciato quasi 700 grammi di cocaina, per un incasso presunto di 70mila euro.

I clienti (anche abituali) erano soprattutto giovani, e comunque frequentatori della movida di Desenzano e dintorni. Le indagini sono state avviate la scorsa estate: servizi di appostamento, pedinamenti, perquisizioni e sequestri. Secondo quanto riferito dalla Polizia, l'attività di spaccio dell'arrestato era ormai costante, prolungata nel tempo e anche ben organizzata.

Diversi anche i clienti segnalati come consumatori: era già successo qualche mese fa, sempre a Desenzano e sempre ad opera del Commissariato, quando erano stati individuati una ventina di acquirenti della borghesia bene della città, tra imprenditori, artigiani e professionisti.

Altra indagine quella dell'autolavaggio, ma comunque a buon fine. Con una nota curiosa: il 43enne bresciano era sempre riuscito a sfuggire anche ai poliziotti più esperti. Come? Grazie alle modalità messe in atto per la vendita, “utilizzando – scrive il Commissariato in una nota – particolare accortezza e abilità, che lo avevano sottratto per anni alle attenzioni delle forze dell'ordine”.


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