Un giro d'affari che col tempo si sarebbe fatto pure consistente, e sistematico: tutto veniva gestito da una ragazzina di appena 17 anni, di origini indiane e residente in provincia di Bergamo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbe stata proprio lei ad occuparsi dei rifornimenti per un'istituto superiore di Darfo Boario Terme.

Pare che i militari la stessero pedinando da un po': le indagini sono proseguite per circa quattro mesi. I carabinieri l'hanno beccata in flagranza di reato, mentre spacciava all'esterno della scuola: sarebbero diversi anche gli studenti segnalati in Prefettura in qualità di consumatori di stupefacenti.

Hashish e marijuana, per un giro di “spinelli” che venivano regolarmente fumati all'ingresso e all'uscita da scuola, negli spazi esterni dell'istituto o lungo il tragitto da scuola alla fermata dell'autobus.

Proprio la diffusione alquanto insolita di questi fumatori illeciti ha fatto scatenare le indagini coordinate dai militari della stazione di Darfo. Tra interrogatori e pedinamenti, alla fine si è arrivata alla punta dell'iceberg dello spaccio scolastico.

In cima alla “piramide”, appunto, una ragazzina di 17 anni. E' stata fermata e accompagnata a casa dai genitori, che increduli sarebbero scoppiati in lacrime. E' stata poi subito giudicata dal Tribunale dei Minori, che ha deliberato per l'affidamento in una comunità di recupero.