Cronaca

Coronavirus: viaggio nelle tende del Civile, il check-point aperto 24 ore

Le tecnostrutture allestiste a fianco del Pronto Soccorso sono riservate ai pazienti che si presentano con sintomi riconducibili al coronavirus.

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La paletta si alza fuori dal parcheggio, appena prima di varcare la soglia del Pronto Soccorso, dove è stato allestito il check point sanitario. Un addetto alla vigilanza ferma auto e pedoni, un sanitario dell'Areu pone le domande di rito: "Perché deve accedere, ha febbre e tosse molto insistente?". Se le risposte sono negative la paletta si abbassa e si può entrare per ricevere le cure necessarie. 

Check Point sanitario

In caso contrario comincia il percorso verso le tensostrutture realizzate dall'Asst, in collaborazione con l'Azienda emergenza urgenza della Lombardia e la Protezione Civile regionale. È quello che accade ad un un uomo sulla quarantina: "Un mio parente è positivo al Coronavirus e si trova nel reparto Infettivi, da questa notte tossisco in continuazione", spiega l'uomo. Immediatamente viene dotato di una comune mascherina (non del tipo "ffp2", sono poche e quindi riservate ai sanitari) e accompagnato nell'area creata proprio per valutare i parametri clinici e, se necessario, effettuare il tampone. 

Non è questa però, sottolineano gli operatori sanitari, la corretta procedura da seguire. L'indicazione è la stessa, ribadita da giorni dall'assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Se si accusano febbre e tosse molto insistente, non bisogna muoversi autonomamente. La prima cosa da fare è quella di chiamare il numero unico nazionale 1500 del Ministero della Salute o il numero verde regionale  800.894.545. Gli operatori valuteranno la sintomatologia e, solo se necessario, manderanno un'ambulanza a casa per essere accompagnati al Civile e proseguire con la valutazione del vostro caso. Il rischio concreto, oltre a quello di infettare altre persone, è quello di creare lunghe code di auto fuori dal check point sanitario, impedendo a chi deve accedere al Pronto Soccorso per altre urgenze di farlo in tempi brevi, ma pure quello di bloccare le ambulanze.

Tensostrutture per i casi sospetti

Nell'area dedicata alla valutazione dei casi sospetti ci sono 4 tende per i pazienti: una per l'attesa, una per il triage e due per la valutazione dei parametri clinici. Il tempo massimo di permanenza all'interno delle tensostrutture è di massimo 4 ore. Al termine delle procedure, chi risulta positivo al virus viene ricoverato, mentre, in caso contrario, si è liberi di tornare a casa. 

Nell'area ci sono altre tende, riservate ai medici del Civile, che sono affiancati dai corsisti del terzo anno di Medicina generale e dal personale dell'Areu. All'interno ci sono le tute, le mascherine, e tutti i presidi medici da indossare prima di entrare a contatto con i casi sospetti. Prevista anche una tensostruttura per i parenti dei pazienti in fase di valutazione.

Funziona così il sistema - attivo 24 ore su 24 - adottato per evitare il rischio di contagi all'interno del Pronto Soccorso, dove continua normalmente ad accedere solo chi non presenta la sintomatologia legata al virus. 

Anche le ambulanze con a bordo le persone che sospettano di aver contratto il virus vengono tutte dirottate nell'apposita area dedicata alla gestione dell'emergenza. 


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