Cronaca

«No» al contributo affitti agli extra-comunitari: nuova condanna per Adro

Dopo la condanna a riaprire il bando che escludeva i cittadini extra-comunitari, il Comune si era rifiutato di pagare. Ora il tribunale di Brescia obbliga la giunta di Oscar Lancini a versare la somma dovuta

Il sindaco Oscar Lancini

Il tribunale di Brescia (sezione Lavoro) ha condannato il Comune di Adro a pagare il contributo affitto chiesto da oltre 10 ricorrenti, sostenuti dalla Camera del lavoro di Brescia, dalla Fondazione Piccini e dall'Asgi, l'Associazione studi giuridici sull'immigrazione.

La vicenda risale al 2010, quando il Comune di Adro aprì un bando per il contributo affitti che escludeva i cittadini extra-comunitari.

Dopo un primo ricorso fatto dalle associazioni, il Comune fu obbligato a modificare il regolamento e a riaprire il bando, ma non ha poi mai pagato materialmente i contributi, appellandosi al fatto che la sentenza gli imponeva di riaprire il bando ma non di pagare i contributi.

Inevitabile una nuova serie di ricorsi, fino alla conclusione odierna. Il Comune di Adro è stato condannato a pagare i contributi affitto e le spese di lite (1.200 euro + Iva).

A riguardo è bene ricordare che le somme dovute ai ricorrenti ammontano complessivamente a poco meno di 6 mila euro mentre le spese che il Comune ha dovuto sostenere per i diversi ricorsi (relativi a questa vicenda, non quindi per mense o Soli delle Alpi) sono state di circa 10mila euro, esclusi gli oneri per pagare gli avvocati di parte e per la pubblicazione di alcuni brani di una sentenza su due quotidiani locali.

«Il sindaco ignaro della Costituzione e delle leggi porta avanti campagne ideologiche a spese della collettività - afferma Damiano Galletti, segretario della Camera del Lavoro -. E, nel caso specifico, lo fa addirittura spendendo somme maggiori di quanto avrebbe dovuto se solo avesse avuto l'accortezza di leggere qualche passaggio della Costituzione».
 


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