Cronaca

Operato alla mano il bimbo ferito da un petardo: lesioni irreversibili a tutte le dita

Unica buona notizia: non perderà l'intera mano. L'11enne è stato vittima della deflagrazione di un petardo artigianale al Parco Verziere di Via Don Corioni a Cologne

Foto d'archivio

Non perderà la mano il ragazzino di 11 anni vittima della deflagrazione di una “cipolla” inesplosa, un petardo artigianale che era stato recuperato nel pomeriggio di mercoledì al Parco Verziere di Via Don Corioni a Cologne, in compagnia di alcuni coetanei. Gravemente ferito, è stato trasportato d'urgenza in elicottero all'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, e poi trasferito alla clinica Pederzoli di Peschiera del Garda, dove è stato subito operato.

L'arto è stato in gran parte ricostruito, fatto salvo per le falangi delle dita che sono state tutte asportate. In ogni caso, una buona notizia: non ci sarà alcuna amputazione. Dal botto difettoso è rimasto ferito anche un bambino di 10 anni: dopo l'esplosione si è presentato a casa dai genitori, con il volto ricoperto di sangue.

E' stato ricoverato al Mellino Mellini di Chiari: niente di grave, per fortuna, solo qualche escoriazione. Per questo è stato subito dimesso. Ci vorrà invece almeno una settimana prima che il giovane ricoverato a Peschiera possa tornare a casa.

Sono questi i tempi clinici necessari per verificare che tutto sia andato come doveva. Il ragazzino è stato operato da un'equipe di veri specialisti, capitanata dal chirurgo Rico Bernardini. Ricoverato nel pomeriggo, è stato sottoposto alla delicata operazione verso le 22.30: ci sono volute più di tre ore prima di “liberarlo” dalla sala operatoria.

Nel cuore della notte è tornato nella sua stanza, con la mano in parte mutilata (appunto, senza falangi) ma comunque salva, in parte ricostruita con la sua stessa epidermide. A brevissimo partirà il lungo cammino della riabiliazione: saranno necessarie alcune settimane per conoscere l'esatta entità delle lesioni motorie. Alcune saranno inevitabili.

La Procura di Brescia ha intanto aperto un'inchiesta (contro ignoti) per lesioni colpose: le indagini cercheranno di ricostruire con precisione la dinamica dell'incidente, e in qualche modo di risalire al proprietario della “bomba” abbandonata al parco. Ma cos'è successo davvero mercoledì? A quanto pare il ferito grave e i suoi amici una volta trovato il petardo hanno deciso di farlo esplodere.

Non è chiaro se abbiano acceso la miccia, poi esplosa prima del dovuta per un difetto di fabbricazione, o se invece abbiano cercato di “gonfiare” la deflagrazione aggiungendo al petardo altri piccoli mortaretti, comprati nei negozi della zona. I carabinieri hanno già ascoltato alcuni testimoni, non solo i coetanei presenti ma anche gli adulti che per primi hanno prestato soccorso.


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