Cronaca

Facevano la bella vita anche se disoccupati, in casa una montagna di cocaina

Blitz dei Carabinieri della Compagnia di Chiari: in manette due giovani albanesi che facevano la bella vita spacciando droga. Nel garage di casa nascondevano più di 6 chili di cocaina

La droga sequestrata © Bresciatoday.it

Facevano la bella vita anche se disoccupati, e nella loro casa era un continuo andirivieni di persone “sospette”: questo ha fatto scattare il blitz dei carabinieri della Compagnia di Chiari, intervenuti in un'abitazione di Via Don Antonelli a Cologne dove sono stati recuperati (e sequestrati) più di 6 chilogrammi di cocaina, che rivenduta all'ingrosso avrebbe potuto fruttare più di mezzo milione di euro.

In manette ci sono finiti due giovani di nazionalità albanese, da qualche tempo a Cologne: insieme dividevano l'appartamento, diventato una sorta di centro di smistamento per la droga, in arrivo in grandi quantità probabilmente da Spagna e Olanda e poi tagliata nel Bresciano, e rivenduta in tutta la Lombardia.

I militari sono entrati in azione dopo una serie di appostamenti, quando hanno visto i giovani dirigersi verso il garage: all'interno non solo vi erano parcheggiate le loro auto, di grossa cilindrata, ma erano nascosti ben sette panetti di cocaina, avvolti con nastro adesivo e del peso complessivo di 6 chili e 21 grammi, e quattro litri di ammoniaca, utilizzata – spiegano i carabinieri – per il processo di raffinazione della stessa cocaina.

Nella successiva perquisizione in casa venivano trovati altri 100 grammi di cocaina, nascosti in un involucro occultato sotto il frigorifero in cucina. Nell'automobile di uno dei due, una Volkswagen Passat, venivano invece recuperati 1380 euro in contanti, in banconote di vario taglio, considerati i proventi dell'attività di spaccio.

La vettura veniva poi trasportata in un'officina per un ulteriore controllo: niente droga nascosta all'interna, anche se i sospetti erano leciti. Sotto alla macchina infatti era stato costruito un piccolo vano, apribile solo con uno sportellino appositamente realizzato, in cui probabilmente veniva nascosta la “coca” durante il trasporto.

I due albanesi sono già in carcere, a Canton Mombello: il giudice per le indagini preliminari ne ha convalidato l'arresto, disponendo che in carcere ci rimangano, in attesa di giudizio.


Si parla di