Non si era rassegnato alla fine di una storia durata 13 anni. Tre mesi fa, quando lei (una 35enne romena) ha deciso di troncare la relazione, lui ha completamente perso la testa, facendo di tutto per renderle la vita impossibile.

Telefonate continue, appostamenti, messaggi minatori e pressioni sulla famiglia e gli amici. L'uomo, un 35enne albanese con cittadinanza italiana, residente a Coccaglio, si era pure presentato sul luogo di lavoro della ex compagna, chiedendo al titolare di licenziarla. 

Poi le inquietanti minacce di morte rivolte alla ex per indurla a tornare sui suoi passi:  "Se non torni con me compro una pistola e faccio una strage", avrebbe scritto in uno dei tanti messaggi minatori inviati sul cellulare della donna. E ancora: "Se esci con qualcun altro è l'ultima cosa che fai".

Ad un mese dalla fine della loro storia, la 35enne si è quindi rivolta ai Carabinieri di Cologne, perchè mettessero fine a quel terribile incubo. I militari, guidati dal Maresciallo Marinaro, hanno così avviato le indagini raccogliendo tutti i messaggi minatori e parecchie testimonianze dei conoscenti della giovane. I riscontri hanno consentito al gip di emettere la più grave tra le misure cautelari, cioè la custodia in carcere.

Nel frattempo, però, lo stalker si era allontanato da Coccaglio: prima per vacanza, poi per lavoro. Dopo un mese in cui sono stati monitorati i suoi spostamenti, nella mattinata del 17 settembre, è scattato l’arresto nella centrale piazza Marenzio. L’uomo è ora rinchiuso nel carcere di Brescia in attesa dell’interrogatorio di garanzia.