Cronaca

"Stai ferma o ti ammazziamo" il racconto shock della ragazza abusata

Le parole della vittima dello stupro di gruppo, che si sarebbe consumato lunedì sera al parco delle Rogge di Chiari. La 22enne ha ripercorso quei terribili istanti su Facebook. I tre pakistani restano in carcere

Ha ricostruito quella serata da incubo davanti ai Carabinieri, al pm Cassiani, ma pure su Facebook. Un post lunghissimo in cui la 22enne di Chiari racconta per filo e per segno la paura, le minacce e le violenza subita al parco delle Rogge di Chiari lo scorso lunedì sera.

Lo avrebbe pubblicato nelle scorse ore, forse con l'intento di replicare alla versione, considerata dallo stesso gip ben poco credibile, resa dai tre pakistani durante l'interrogatorio di convalida. "La ragazza era consenziente e avevamo concordato un pagamento di 15 euro". Soldi che i tre richiedenti asilo avrebbero gettato addosso alla giovane dopo lo stupro e che lei stessa ha consegnato agli inquirenti. 

La versione dei fatti è la medesima che la 22enne ha reso al fidanzato, al quale si è rivolta immediatamente per chiedere aiuto, e poi ai Carabinieri di Chiari dove ha sporto denuncia nella notte tra martedì e mercoledì.

"Ho trascorso la serata con gli amici ed ero con il mio cane - racconta la 22enne - quando sono rimasta sola si sono avvicinati i tre pakistani: uno mi ha chiesto una sigaretta e l'accendino e io glielo dati". Poi la richiesta che ha fatto gelare il sangue nelle vene alla giovane: "Mi hanno domandato quanto volevo per fare sesso e io ho risposto che non faccio queste cose, poi ho accelerato il passo."

A quel punto i tre l'avrebbero presa per un braccio, trascinandola al buio: "Mi hanno detto di non parlare e di non urlare perchè avrei avuto casini, uno di loro ha mimato il gesto di tagliarmi la gola". La ragazza spiega che è pronta a dare tutto ciò che di valore  possiede, ma i tre vogliono ben altro.

L'incubo finisce dopo la mezzanotte, quando i richiedenti asilo, dopo avere udito alcune voci, sarebbero scappati a gambe levate. La 22enne ha trovato la forza e il coraggio per rialzarsi, correre in lacrime dal fidanzato, che abita a poca distanza, e poi dai Carabinieri. 


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