Cronaca

Costretta a spogliarsi, picchiata e strangolata: 3 ore di puro orrore

Notte da incubo per una giovane donna di nazionalità rumena, una escort di 37 anni: minacciata di morte e quasi violentata dal suo aguzzino, un bresciano di 51 anni che era già ai domiciliari

Quando un messaggio su Whatsapp ti salva la vita: poche parole, una sommessa richiesta di aiuto. Ma arrivata alla persona giusta, che ha subito avvisato i carabinieri e ha impedito che potesse accadere di peggio. Il suo aguzzino è stato arrestato, la giovane donna finalmente liberata. La fine di un incubo.

Tutto è successo nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, a Chiari. Una escort di 37 anni, di nazionalità rumena, viene contattata da un bresciano 51enne tramite un sito di annunci. Questi la invita a casa sua, per passare una serata insieme.

La donna arriva sul posto, ignara di quello che potrebbe accaderle. Ad aprirle la porta è un omone completamente ubriaco, che subito la paga in contanti. Ma la 37enne a quanto pare non si fida, e si dice pronta a restituirgli i soldi.

Da quel momento in poi, lui diventa una furia. Prima le botte, gli schiaffi, la cocaina che lei si rifiuta di sniffare e di cui invece viene costretta a "farsi". L'ha poi minacciata di morte con un grosso coltello da cucina, dopo averla spogliata, e ha pure cercato di strangolarla mettendole una sciarpa al collo.

Un incubo che sembrava non finire mai, una notte di terrore che è durata almeno tre ore. In un attimo di distrazione del suo aguzzino, la donna riesce a mandare un messaggio via Whatsapp ad un'amica fidata. La ragazza infine avvisa i carabinieri.

In casa arrivano i militari: l'uomo è ubriaco e drogato, ne nasce una complicata collutazione. I carabinieri riescono ad avere la meglio, e il bresciano viene arrestato. Ora è accusato di sequestro di persona, violenza sessuale, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Era già ai domiciliari, per aver già aggredito (in passato) altre donne.


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