Cronaca

La relazione finisce, lui non lo accetta: torna a casa e la stupra

Al via il processo nei confronti di un 32enne di origini marocchine residente a Castiglione delle Stiviere: nei confronti dell'ex fidanzata è accusato di minacce, diffamazione e violenza sessuale

Minacce e diffamazione, ma soprattutto violenza sessuale: sono queste le accuse di cui dovrà rispondere il 32enne di Castiglione delle Stiviere (ma di origini marocchine) nei confronti della sua ex fidanzata (italiana, madre di due figli) che sarebbe anche stata stuprata e dunque costretta a un rapporto contro la sua volontà.

In questi giorni ha preso il via il processo: oltre alla donna vittima di violenza, sono stati sentiti anche altri testimoni, tra cui l'assistente sociale che ha seguito la vicenda da vicino, e uno dei carabinieri che hanno partecipato alle indagini.

I primi interrogatori, per ricostruire la triste vicenda. Sono passati più di cinque anni: era il 2011. Una storia che comincia da lontano: le prime uscite, la relazione, il fidanzamento. Poi arrivano i figli, ne nascono due. Ma con il passare del tempo qualcosa si rompe.

Forse anche il comportamento di lui, tutt'altro che un padre da imitare: giri loschi, affari di droga, perfino un arresto (per spaccio). Non si esclude che l'uomo negli anni non sia stato violento nei confronti di compagna e figli.

L'armonia si spezza, la relazione finisce e i due si separano. Ma lui non l'avrebbe mai accettato. Cinque anni fa, quella sera purtroppo indimenticabile: si presenta a casa, con la scusa di vedere i bambini. Lei è giovane (all'epoca ha meno di 25 anni) e buona, non gli dice di no.

Poi succede l'irreparabile: la ragazza viene violentata. Rimane in silenzio per un po', poi alla fine trova il coraggio e lo denuncia. Ora finalmente il processo: la prossima udienza il 13 aprile. Mamma e figli sono stati trasferiti in una struttura protetta. E hanno ricominciato a vivere.


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