Cronaca

Ubriaco e geloso, picchia moglie e figlia: la piccola ha soltanto 9 mesi

E' stato arrestato dai carabinieri il 31enne marocchino D.Y., protagonista sabato sera dell'ennesima aggressione in casa ai danni di moglie e figlia

Foto di repertorio

Completamente ubriaco e in preda a chissà quale raptus di gelosia, ha preso a pugni la moglie e la figlia di soli 9 mesi, poi ha aggredito la vicina di casa che si era precipitata a vedere cosa stesse succedendo, una volta in caserma ha pure ferito un carabiniere. Scene di ordinaria follia, sabato notte a Carpenedolo: il protagonista è un giovane marocchino di 31 anni, D.Y. le sue iniziali, il cui arresto è stato convalidato mercoledì mattina e che adesso attualmente si trova in carcere a Brescia.

Sabato è rientrato a casa in preda ai fumi dell'alcol, e con la rabbia della gelosia: ha cominciato a picchiare la giovane moglie colpendola con dei pugni in testa, poi l'ha afferrata e strattonata, fino a scaraventarle la testa contro il muro e farla cadere a terra. Non era sola, la donna: in braccio aveva la piccola figlia di appena 9 mesi.

Anche la bimba è caduta a terra: D.Y. ha riverso la sua ira anche nei confronti della piccola, colpendola alla testa, tra le grida di dolore della madre e le richieste di aiuto. Una vicina di casa è effettivamente intervenuta: amica di famiglia e che già sospettava di quello che succedeva tra quelle quattro mura, nonostante la moglie non abbia mai trovato il coraggio di denunciare.

E' arrivata in casa, ha cercato di calmarlo, almeno di proteggere mamma e figlia: ma è stata aggredita a sua volta, anche lei presa a pugni. Il trambusto ovviamente non è passato inosservato: altri vicini di casa infatti hanno allertato i carabinieri. In pochi minuti i militari sono arrivati: conoscevano già quella casa, erano già intervenuti altre volte per riportare la calma, ma tutto si era sempre concluso con un nulla di fatto.

Inevitabile l'arresto per D.Y., accompagnato in caserma a Desenzano: qui ha dato ancora di matto, ha aggredito e ferito l'appuntato che si stava occupando della sua custodia. E' stato allora immobilizzato, e non senza fatica trasferito in camera di sicurezza. E' rimasto una notte intera in caserma, per gli accertamenti del caso: le indagini lampo dei militari hanno permesso di ricostruire un lungo passato di violenze.

Avrebbe picchiato la moglie per mesi e mesi, anche quando lei era incinta. In qualche occasione, grazie alle chiamate dei vicini di casa, i carabinieri erano già intervenuti, ma lei poi non aveva mai denunciato. Ancora violenza domestica, e una tragedia sfiorata: la bimba percossa dal padre è stata ricoverata d'urgenza al Pediatrico dell'ospedale di Desenzano, ma dopo qualche giorno in osservazione sembra stare bene.


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