Cronaca

Caccia grossa all’ultimo rapinatore: l’identikit della banda dei supermercati

In tutto quattro rapinatori, forse cinque: uno di loro, un rumeno di 33 anni di cui non è stata resa nota l'identità, ha perso la vita nella fuga, schiacciato dalla stessa cassaforte che avevano appena rubato

Eurospin, i danni causati dalla spaccata © Bresciatoday.it

Non è ancora stata resa nota l’identità del 33enne rumeno che ha perso la vita nella notte tra sabato e domenica al termine di una spaccata finita male. Insieme ad altri tre complici infatti si era dato alla fuga, dopo aver sradicato la cassaforte del supermercato Eurospin di Carpenedolo: al suo interno pare ci fossero ben 20mila euro.

La loro fuga è terminata pochi chilometri più in là, in territorio di Castelgoffredo, già Mantovano. Il conducente alla guida del furgone, un Citroen Berlingo, avrebbe perso il controllo del mezzo in una curva stretta e buia. Si sono ribaltati sul ciglio della strada, e proprio il 33enne alla guida è rimasto schiacciato dalla cassaforte appena rubata.

Ad accorgersi dell’incidente un passante, che ha subito avvisato il 112. Sul posto ambulanze e Polizia Stradale: solo in seguito il furgone viene associato al furto avvenuto poco prima. Perché intanto a Carpenedolo l’allarme è già suonato, sul luogo del “delitto” sono già arrivati i Carabinieri.

Due complici cercano di scappare: lasciano il furgone prima dell’arrivo dei soccorsi, per strada trovano una Opel Corsa parcheggiata e la rubano. Ma la loro fuga dura poco. E’ riuscito a scappare invece il quarto complice: sarebbe riuscito ad allontanarsi a bordo di una Fiat 500, anche questa rubata.

I due rapinatori fermati (e arrestati) sono rimasti feriti nell’incidente. Il più grave dei due è ricoverato all’ospedale di Castiglione delle Stiviere, dove è tenuto d’occhio h24 dai Carabinieri. L’altro, ferito solo in modo superficiale, è già stato trasferito in carcere, a Mantova.

Sono tutti rumeni, e sulla trentina: risultano residenti nella Bassa Bresciana, non si esclude che abbiano già colpito dentro e fuori provincia. Anche il colpo di Castel Mella, di pochi giorni fa, richiamerebbe lo stesso modus operandi. Le indagini proseguono, con il massimo riserbo.


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