Cronaca

Violenze sulle allieve: coinvolti due genitori, ma il maestro di karate non parla

Carmelo Cipriano, il 43enne titolare di una palestra di Lonato che avrebbe abusato di quattro ragazzine, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nell'inchiesta sarebbero coinvolti anche due genitori di ragazzi frequentanti la palestra

Carmelo Cipriano

Carmelo Cipriano è rimasto in silenzio, non rispondendo alle domande del Gip Alessandra Di Fazio, che, al termine dell'udienza, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. Pesantissime le accuse mosse dalla Procura di Brescia nei confronti del 43enne, maestro di karate e proprietario di una palestra a Lonato del Garda: violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile, detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con minori.

Lunedì si è avvalso della facoltà di rispondere, ma, prima di essere arrestato, ne avrebbe parlato più e più volte con le ragazzine con cui ci provava all'interno della palestra

Secondo l'accusa, gli abusi si sarebbero protratti per anni, dal 2008 al 2017. Almeno quattro le vittime, tutte minorenni: la più piccola, all'epoca dei fatti, aveva soltanto 12 anni. Violenze che si sarebbero consumate nell'infermeria e alle quali avrebbero preso parte altri adulti: tra loro pare ci fossero anche dei genitori dei giovani che frequentavano la palestra.

Cipriano, che è in carcere dallo scorso giovedì, non è infatti l’unico indagato nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Ambrogio Cassiani: insieme a lui c’è un altro bresciano, un 31enne di Sirmione, e altri due mantovani, un 43enne di Acquanegra e un 49enne di Castiglione delle Stiviere. Due di loro sarebbero i due genitori finiti sotto accusa. 

Le indagini sono partite dai racconti di una delle vittime: dopo aver assistito ad un’altra scena, che le avrebbe fatto tornare in mente gli abusi subiti, si è rivolta alle forze dell'ordine.


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