Cronaca

6 milioni di euro per un allevamento di capre, ma finiscono tutte in padella

Il triste destino di nove caproni della Valcamonica, capre bionde dell'Adamello acquistate dagli americani per dar vita ad una nuova razza ibrida in Afghanistan, da cui sarebbe stato prodotto del pregiato cachemire biondo

Capre bionde dell'Adamello (foto d'archivio)

Erano partite dalla Valcamonica con la classica valigia piena di sogni, o almeno così doveva essere: trasferite in Afghanistan solo ed esclusivamente per riprodursi, e dar vita ad una nuova e pregiatissima razza. E invece è finita male: pare infatti che siano state tutte arrostite. Lo scrive BresciaOggi.

La compagine di capre bionde dell'Adamello, tutti maschi adatti alla riproduzione, era stata acquistata addirittura dal Pentagono, nell'ambito di un progetto di rilancio dell'economia pastorale afgana, alle prese con una guerra lunga ormai più di 15 anni.

Avrebbero dovuto dar vita ad una nuova razza ancora più pregiata, una razza ibrida camuno-afgana, punto di partenza per la produzione di una nuova e inedita qualità di cachemire biondo. Ma la sentenza è clamorosa: invece si essere state allevate, probabilmente sono state mangiate.

Insomma, è saltato tutto: e pensare che l'investimento si sarebbe dovuto aggirare intorno ai 6 milioni di dollari, per impiantare un allevamento industriale del prezioso cachemire. In tutto erano partiti nove caproni, di loro non v'è più traccia. 

Un triste destino: la capre sarebbero state arrostite e mangiate al loro arrivo in Afghanistan". Anche in America se ne parla: la vicenda ha preso le forme di un piccolo scandalo, già denominato "Goat Gate".


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