Cronaca

Redditi non dichiarati per 35 milioni di euro: nei guai due aziende bresciane

Le verifiche fiscali delle Fiamme Gialle sui conti di due società di Calcinato, operanti nel settore del commercio dei metalli, hanno portato alla luce un giro di fatture false da 1 milione di euro e un'evasione da 35 milioni

Fatture false e redditi totalmente non dichiarati per circa 35 milioni di euro. Sotto la lente d'ingrandimento della guardia di finanza di Desenzano sono finite due aziende di Calcinato, attive nel settore del commercio dei metalli. L'attività delle Fiamme Gialle ha permesso di evidenziare che entrambe le società, oltre ad avere la stessa denominazione, facevano capo allo stesso rappresentate legale: un 69enne di Pescara.

Secondo quanto ricostruito, le due aziende non avrebbero proprio presentato le dichiarazioni fiscali relative all'anno 2012. Le successive analisi effettuate dai finanzieri hanno permesso di ricostruire l'esatto volume d'affari realizzato nei periodi anche successivi all'anno in questione.

Le verifiche si sono concluse con la constatazione di una base d'imponibile 'occulta' per circa 35 milioni di euro. Inoltre è stata riscontrata un'evasione d'imposta sul reddito delel società per oltre 9,6 milioni, un' Iva dovuta per 193 mila euro e 1,3 milioni di Irap.  Non solo: le due società avrebbero pure fatto ricorso al sistema delle fatture false per finte cessioni di rottami e materiali ferrosi, un giro da 1 milione di euro.

Il legale rappresentate delle due aziende, di cui si conoscono solo le iniziali (C.A.), è stato denunciato alla Procura di Brescia per i reati di omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di materiale contabile. 


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