Cronaca

Minacce di morte, poi le versa addosso una tanica di benzina: "Ti brucio viva"

A fine mese l'udienza per i maltrattamenti di cui è accusato il 47enne di Caino arrestato per violenza la scorsa estate: avrebbe minacciato di morte la moglie versandole addosso della benzina

Una storia di violenza purtroppo quotidiana tra le mura di casa: botte e minacce, anche di morte, perfino una tanica di benzina rovesciata addosso alla moglie in lacrime. Verrà processato il 28 febbraio prossimo il 47enne di Caino arrestato la scorsa estate per i reiterati maltrattamenti nei confronti dei suoi familiari, in particolare moglie e figlia.

Una situazione che sarebbe cominciata ancora mesi prima, scandita dai problemi con alcol e droga del “padrone” di casa. Tornava spesso in condizioni parecchio alterate, per poi prendersela con la moglie e i figli (in casa anche un bambino piccolo).

Più volte l'avrebbe minacciata, più volte le avrebbe messo le mani addosso. Ma è stato da metà luglio in poi che la situazione è degenerata in modo irreversibile: tanto che nelle settimane successive per il marito violento saranno inevitabili le manette. Entro fine mese il giudice dovrebbe decidere se concedergli i domiciliari o proseguire la detenzione in una comunità di recupero.

Minacce di morte, quotidiane: spintone e strattoni, lividi sempre più neri sulle braccia della moglie, una mano al collo che quasi la soffoca. Le cose peggiorano, ancora, lui si permette di augurarle la morte nero su bianco, scrivendolo su un foglio di carta, finché a metà mese (siamo a luglio) si arriva al punto di non ritorno.

Dopo aver lavorato in giardino, il 47enne entra in casa “armato” di tanica di benzina: i soliti insulti, le lacrime della donna, le minacce. Fino a quanto, senza apparente motivo, non le versa addosso il contenuto della tanica utilizzata per riempire il decespugliatore. Alla fine, un'altra minaccia: “Vuoi che ti spenga una sigaretta in faccia?”.

Lacrime e urla, interviene la figlia già grande (minacciata anche lei), tra sussurri e grida arrivano anche i vicini, e pure loro devono fronteggiare la furia di un uomo che a quanto pare non è più in grado di controllarsi, neanche da sobrio. Passeranno pochi giorni prima dell'arresto: per i suoi familiari, forse, la fine dell'incubo.


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