Cronaca

Rapporti sessuali con una ragazzina di 14 anni: “Mente, non l’ho mai toccata”

Durante l'interrogatorio di garanzia, il 53enne accusato di aver abusato della figlia della compagna ha negato ogni accusa. Il suo avvocato ha chiesto gli arresti domiciliari e spiega che l'uomo non sarebbe mai rimasto solo con la 14enne

BRESCIA. Ha respinto ogni accusa, poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Questa la strategia difensiva del 53enne accusato di violenza sessuale sulla figlia 14enne della compagna, in tribunale martedì mattina per l'interrogatorio di garanzia.

Un'udienza lampo (tanto quanto lo sono state le indagini), al termine della quale il legale del 53enne, Federico Gritti, ha chiesto i domiciliari. L'uomo è infatti finito in carcere lo scorso sabato mattina, a pochi giorni dalla confessione shock fatta dalla ragazzina alla madre. Durante il primo interrogatorio avrebbe detto agli inquirenti: "Da sobrio non ricordo di averla toccata". Una frase finita negli atti, che il difensore del presunto orco ritiene sia stata mal interpretata.

La ragazzina avrebbe riferito di essere stata toccata nelle parti intime e costretta a rapporti orali per circa due anni. Violenze che si sarebbero consumate nell'appartamento Aler dove entrambi vivevano, sempre nel tardo pomeriggio, quando il patrigno tornava dal lavoro. Per la difesa, però, è impossibile che l'uomo e la 14enne fossero soli all'interno dell'abitazione quando sarebbero avvenuti i fatti.

"Negli orari in cui la ragazzina ha raccontato che avvenivano le violenze, il mio assistito si recava sempre in un bar per bere l'aperitivo con gli amici e i colleghi: in aula porteremo le loro testimonianze e saranno tante. Inoltre, la madre della 14enne lavora solo da pochi mesi, quindi diventa difficile spiegare come mai si assentasse sempre nelle stesse ore per un periodo così lungo di tempo".

Tra quelle mura vive anche la bimba di 9 anni che l'uomo ha avuto con la madre della ragazzina. Sempre secondo il racconto fornito dalla vittima, la piccola non avrebbe assisto alle violenze, perchè sarebbe stata  fatta uscire di casa con la scusa di portare a spasso il cane.

A difendere il 53enne ci sarebbero anche i due figli, di cui una femmina, avuti dal precedente matrimonio: "Quando sono li ho avvisati dalle accuse rivolte a loro padre - spiega l'avvocato Gritti -,  mi hanno chiesto se stessi scherzando".


Si parla di