Cronaca

Brescia: odia donne e infedeli, fa il tifo per i terroristi. Espulso dall'Italia

Scarcerato il 5 marzo, trasferito a Milano e poi spedito in aereo in Tunisia: espulso dall'Italia un uomo di 39 anni che era detenuto a Canton Mombello. Per i suoi comportamenti era considerato a rischio estremismo

Attacco terroristico di Natale a Berlino (foto d’archivio)

Il primo dell'anno nel Bresciano, il diciottesimo in tutta Italia: rimpatriato da Brescia alla Tunisia un detenuto giudicato pericoloso per il suo alto rischio di radicalizzazione islamica. Negli ultimi mesi non avrebbe disdegnato atti pubblici, nel carcere di Canton Mombello, riconducibili a una forte “infatuazione” per l'estremismo islamico.

Si tratta di un uomo di 39 anni, già in carcere per reati cosiddetti “comuni” ma negli ultimi tempi considerato un “sorvegliato speciale”. Il 5 marzo scorso è stato scarcerato, trasferito da Brescia a Milano e poi fatto decollare (dall'aeroporto di Malpensa) su di un volo diretto a Tunisi, dove continuerà a scontare la sua pena.

Considerato ad alto rischio di radicalizzazione per i suoi comportamenti: nel novembre del 2015, la notte degli attentati di Parigi, aveva addirittura esultato alla vista delle vittime di quell'esperienza terribile.

Non solo: nei mesi successivi non avrebbe mai smesso di predicare l'odio razziale, contro gli infedeli, e di incitare e sostenere la violenza contro le donne, da lui giudicate inferiori e addirittura impure.

Comportamenti che l'hanno fatto entrare rapidamente nell'elenco dei sorvegliati speciali, fino al decreto di espulsione presentato solo pochi giorni fa direttamente dal ministero degli Interni. L'uomo è stato estradato e trasferito per motivi di “pericolosità sociale”.

In Italia era comunque irregolare, e comunque sarebbe dovuto essere espulso, prima o poi: era senza permesso di soggiorno, la Questura di Milano glielo aveva negato. Tenuto d'occhio per mesi, anche dagli agenti della Penitenziaria: estremista e pericoloso, inevitabile il suo allontanamento.


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