Cronaca

Addio a Gianfranco Buccola, sovrintendente capo della Stradale di Brescia

Gianfranco Buccola, sovrintendente capo della Polizia stradale di Brescia, si è spento martedì in un letto dell'ospedale di Peschiera, a soli 54 anni. Nel pomeriggio di oggi (mercoledì) l'ultimo saluto nel duomo di Montichiari

Foto d'archivio

È stato stroncato in poche settimane da un male incurabile:  Gianfranco Buccola, 54 anni, sovrintendente capo in servizio nella Polizia Stradale di Brescia. I primi malori all'inizio di dicembre, poi le analisi e la terribile diagnosi, quasi una sentenza di morte. 

A nulla è valso il ricovero nell'ospedale di Peschiera del Garda: Buccola si è spento martedì, a una decina di giorni dall'arrivo nel nosocomio, ucciso da un tumore allo stomaco. 

La notizia della sua morte ha raggiunto subito la sezione della Polizia Stradale di via Monte Grappa e gli uffici della questura di Brescia, gettando nello sconforto i colleghi di Buccola, punto di riferimento dell'ufficio incidenti, dove ha lavorato per anni.

Da qualche tempo ricopriva anche il ruolo di responsabile della sicurezza sul lavoro. Una mansione che svolgeva con passione e con grande preparazione: erano in molti a chiedergli consiglio sulla materia, le richieste arrivavano da tutta l'Italia. È rimasto in servizio finchè le condizioni di salute glielo hanno consentito, cercando di non creare disagi ai colleghi. 

Un poliziotto attento e molto disponibile: così Buccola viene descritto dai colleghi e dai dirigenti che, alle 15 di oggi (mercoledì) gremiranno il duomo di Montichiari per l'ultimo saluto. Sotto shock anche la comunità monteclarense, dove l'uomo risiedeva da tempo con la moglie Aurora e la figlia Valentina. 


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