Cronaca

Accoltellato fuori dalla disco, il ragazzo parla dall’ospedale: “Ecco cos’è successo”

Simone Heida racconta la sua verità dal letto del reparto di Seconda Chirurgia dov'è stato trasferito nel primo pomeriggio di lunedì. "Volevo solo mettere fine alla rissa e mi sono beccato una coltellata nella schiena"

Simone Heida (Fonte: Facebook)

Dovrebbe essere seduto tra i banchi dell'istituto Cfp Lonati, come ogni lunedì, invece è steso in un letto d'ospedale a fare i conti con la paura e il decorso post operatorio. Simone Heida è spaventato, pieno di dolori, ma è fuori pericolo: la coltellata che ha ricevuto all'alba di domenica, al termine di una rissa scoppiata fuori dalla discoteca Palace in città, per poco non gli ha perforato un polmone.  

"Non sono più in terapia intesiva, quindi sto meglio", ci dice con un filo di voce, quasi a voler cercare conferme nei nostri occhi. Nelle mani stringe il suo smartphone: deve rispondere alle decine di messaggi ricevuti in queste ore dagli amici che non sono ancora riusciti ad andare a trovarlo in Poliambulanza. Quando lo incontriamo è uscito da nemmeno un'ora dal reparto di terapia intesiva  ed è ancora piuttosto frastornato. Fa ancora fatica a respirare e a parlare, ma ci tiene a raccontare la sua versione di quanto accaduto fuori dal locale di via Berlinguer: le parole grosse, la rissa, la sua camicia zuppa di sangue e poi la corsa in ospedale.

"Io e miei amici stavamo uscendo dalla discoteca  e ci siamo trovati di fronte un gruppo di ragazzi albanesi, dei piantagrane che conosco di vista - racconta il 18enne - e che i buttafuori non avevano fatto entrare nel locale. Erano circa una decina ed in poco tempo è nata una discussione, poi sono volati calci, pugni e spintoni: ricordo che io mi sono avvicinato con l'intenzione di mettere fine alla rissa, insomma per dirgli di smetterla perchè non ne valeva la pena. Poi anche io sono rimasto coinvolto e quando sono riuscito ad allontarmi mi sono trovato con la camicia piena di sangue."

In quegli attimi concitati Simone non si sarebbe nemmeno accorto di aver ricevuto una coltellata: è stato colpito da qualcuno che era alle sue spalle, all'altezza della schiena. "Quando hanno visto il sangue e la ferita i miei amici mi hanno fatto sedere sul marciapiede, mentre mio fratello maggiore, che era con me, ha chiamato l'ambulanza. Poi non ricordo più nulla, fino al risveglio in ospedale."

Una rissa scoppiata per motivi talmente futili che Simone nemmeno riesce a precisarli: "Non c'è stata una ragione particolare, forse qualche insulto o provocazione, ma non ricordo.  So solo che ero andato in discoteca per trascorrere una serata divertente con i miei amici, ballare, ridere e  provarci con qualche ragazza. Invece, per colpa di gente che esce di casa solo per fare a botte, mi sono ritrovato con una lama infilata nella schiena".

Sull'episodio indaga la Squadra Mobile della Questura di Brescia, che mantiene però il massimo riserbo. Simone un'idea di chi l'ha ridotto così un'idea ce la avrebbe anche, ma spiega: "Non voglio puntare il dito contro nessuno, facendo passare dei guai seri a qualcuno che magari è innocente".


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  • Via Enrico Berlinguer