Cronaca

Gelati ai ragazzini per fare sesso: chiesta la condanna di prete e imprenditore

Anche un prete e un imprenditore in attesa della sentenza con rito abbreviato per l'inchiesta sulla prostituzione minorile. Questi i nomi: Francesco Bellone, Corrado Fumagalli, Sergio Madureri, Diego Rota

Un parroco, un conduttore televisivo, l'imprenditore e l'incensurato: non è una barzelletta, purtroppo. E' il fronte delle prime quattro richieste di condanna con rito abbreviato – la sentenza è fissata per il 30 novembre – nell'ambito dell'inchiesta sulla prostituzione minorile, che in tutto conta una dozzina d'indagati.

Di questi, sei hanno già scelto di patteggiare una condanna compresa tra i 14 e i 24 mesi. Poi c'è Claudio Tonoli, l'uomo da cui l'inchiesta è cominciata: 56 anni, di Collebeato, sieropositivo all'Hiv. Accusato non solo di aver frequentato minori, ma di aver potenzialmente procurato “lesioni gravissime”.

Gli altri, quelli che frequentavano i cinque giovanissimi “Squillo Boys”. Conosciuti su internet, frequentati per mesi e mesi: ai quattro che saranno condannati vengono contestati almeno una decina di episodi a testa.

Avrebbero pagato in contanti, oppure riempiendo i ragazzi di piccoli regali: pranzi e cene nei fast food, ricariche telefoniche, gelati e vestiti. Queste le condanne richieste dal pm che segue l'inchiesta, il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani.

Si tratterebbero di 2 anni e 8 mesi per Francesco Bellone, 46enne di Muggiò (Monza e Brianza), e per Corrado Fumagalli, volto televisivo e presentatore del Sexy Bar. Poi 3 anni e 4 mesi a Sergio Madureri, imprenditore 58enne di Parma, e a don Diego Rota, 45enne ex parroco di Solza, provincia di Bergamo.


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