Cronaca

Tutti in ferie, bollino rosso per i furti in casa: attenti al codice dei ladri

Con l'arrivo dell'altissima stagione, quando le città e le case si svuotano, torna d'attualità il pericolo dei furti in casa. Attenzione ai simboli dei ladri: ecco la tabella da tenere d'occhio

Cambiano gli anni, ma non il modus operandi. Con l’arrivo dell’altissima stagione estiva, le città e le case che si vuotano per le vacanze, torna d’attualità il pericolo furti. E attenti ai simboli: i malviventi utilizzano un vero e proprio codice comportamentale, simboli e lettere con cui i potenziali rapinatori “danno un voto” alla casa da svaligiare.

Una scala di valori, quasi un alfabeto per ladri, che indica le abitazioni più appetibili e quelle meno. Di solito le case vengono “segnate” accanto al citofono, o comunque in prossimità dell’ingresso. E lo spettro della simbologia ladresca è davvero ampio: dalla casa in cui è “inutile insistere” a quella invece dove si trovano “donne disposte a dare soldi”.

Ma pure “cane in casa”, o “pubblico ufficiale”, dettagli come “notte momento buono per il colpo” o “casa ricca”, “casa con allarme”, “casa sempre abitata”, perfino “casa appena visitata”. Ogni indicazione ha il suo simbolo preciso, riportato nella tabella qui sopra.

Magra consolazione, i dati sui furti del 2015. La provincia di Brescia, nonostante la percezione diffusa, non è nella top ten italiana né per numero di furti né per quota percentuale di furti rispetto al numero di abitanti. In tutto il Belpaese, comunque, si contano 689 furti al giorno: 29 ogni ora, addirittura uno ogni due minuti.

Oltre un quinto dei furti avviene a Milano, Torino e Roma. Per quanto riguarda il numero di reati rispetto alla popolazione residente, le città che stanno peggio sono quelle di Asti, Pavia, Torino e Ravenna. Le province dove invece i furti sono aumentati di più, nell’ultimo decennio, sono Forlì-Cesena, Mantova, Udine, Terni e Bergamo.


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