Cronaca

L'agenda rossa dei festini hard: sfruttavano donne in crisi, arrestati marito e moglie

Entrambi circa 50enni, facevano gli impiegati: sono loro gli insospettabili organizzatori di una vasta gamma di festini hard in tutto il Nord Italia

Marito e moglie di circa 50 anni, una coppia di insospettabili impiegati bresciani: erano loro gli instancabili organizzatori di una vasta gamma di festini hard in tutto il Nord Italia, che coinvolgevano uomini di tutte le età e di tutte le classi sociali, e in cui venivano sfruttate donne italiane, e anche bresciane, spesso in difficoltà economiche e quindi disposte a tutto, anche a prostituirsi, pur di rimanere in carreggiata.

Sono stati beccati dai carabinieri, e arrestati in flagranza di reato mentre in un'abitazione a loro riconducibile, a Brescia Due, si stava “celebrando” un festino a cui partecipavano almeno sei clienti, alcuni di loro in lacrime all'arrivo dei militari, spaventati che le loro mogli potessero sapere, e due cosiddette “amiche”, le donne cioè che si prostituivano in cambio di una misera somma di denaro.

Soldi e festini hard

Tra di loro anche la moglie di un operaio rimasto senza lavoro: le donne venivano reclutate, fanno sapere i carabinieri, “con modalità para-imprenditoriali”: per i clienti, partecipare ai festini costava 150 euro, di questi solo 30 andavano alle “amiche”. Gli altri erano intascati dalla coppia: solo negli ultimi due mesi sarebbero stati organizzati più di otto “incontri”.

Pubblicizzavano le feste e gli eventi su apposito sito web, gestito direttamente, in cui erano state inserite anche le fotografie delle varie “amiche”, presenti e disponibili. I coniugi provvedevano poi anche a ricercare le location per gli incontri: all'ingresso organizzavano pure un piccolo buffet per i partecipanti, con cui mantenevano contatti continui, e a cui veniva offerto anche “supporto logistico” in caso di necessità.

Marito e moglie si facevano chiamare “M.&M.”: pare fossero in grado di organizzare almeno quattro festini al mese, sparsi in varie città del Nord-Est, e quindi Brescia, Verona, Padova e Vicenza. Si dividevano in due sessioni, una pomeridiana e una serale, così da poter accogliere il maggior numero di clienti.

Un paio di pomeriggi fa a Brescia il blitz dei carabinieri: i coniugi sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nell'appartamento di Brescia Due, dove sono stati trovati ben sei clienti in “azione” e due donne ad accoglierli, sono stati sequestrati più di 2000 euro in contanti nonché l'agenda utilizzata dalla coppia per annotare i dati dei clienti.

Un libretto che scotta: all'interno nomi e numeri di telefono, insomma un vero portafoglio clienti che ovviamente verrà vagliato con attenzione dagli inquirenti. Nella loro casa di proprietà, non lontano comunque dall'appartamento di Brescia Due, sono stati recuperati (e sequestrati) più di 20mila euro (e pure 1000 dollari) in contanti, computer e materiale informatico. Il loro arresto è stato convalidato dall'autorità giudiziaria.


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