Cronaca

Medico ordinava protesi per pazienti in fin di vita: una truffa da 90mila euro

In concorso con un'azienda specializzata prescriveva protesi inutili per pazienti che spesso morivano durante il ricovero. Fabio Di Rosa, ortopedico del Civile, ha patteggiato 2 anni e 8 mesi di reclusione

Foro d'archivio

Prescriveva protesi a pazienti in fin di vita che spesso morivano prima ancora della consegna,  poi falsificava i documenti indicando la ditta fornitrice, che era sempre la stessa. Così Fabio Di Rosa, ortopedico del Civile, era riuscito a far scucire all'ex Asl ben 90mila euro per protesi del tutto inutili.

L'inchiesta era partita proprio da una segnalazione dell'Ats: sul banco degli imputati, per truffa aggravata e falso ideologico, oltre al medico del Civile è finito Franco Zucchini, legale rappresentate della ditta che forniva gli ausili (Il Podologo Srl). Per entrambi la vicenda processuale si è chiusa con un patteggiamento, rispettivamente di 2 anni e 8 mesi, e 2 anni e 4 mesi.  

La vicenda risale al 2015. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il medico dopo gli interventi prescriveva gambe e braccia artificiali a pazienti che non potevano usufruirne perchè totalmente immobilizzati o ricoverati nel reparto di rianimazione. In alcuni casi gli ausili sarebbero pure stati consegnati ai parenti dei pazienti defunti.