Cronaca

Tonnellate di droga nascosta tra pesce, frutta e verdura: 99 persone arrestate

L'operazione "Ring New" si è conclusa questa mattina con gli arresti eseguiti nella provincia di Napoli. In tutto sono 99le persone arrestate e 196 quelle denunciate. Al vertice dell'organizzazione c'erano due fratelli albanesi

La droga sequestrata sui camion arance © Bresciatoday.it

È partita nel 2011 dal Ring di Brescia, l'operazione della Guardia di Finanza che ha portato a sgominare un'importate organizzazione criminale che movimentava ingenti quantitativi di droga tra l'Albania, l'Italia, la Spagna, il Belgio e la Bulgaria. A muovere le fila del sodalizio erano due fratelli albanesi: Dhimeter e Xhevahir Poti, finiti in un carcere Belga nel 2016, perchè trovati in possesso di 25 kg si hashish durante una perquisizione.

Le indagini sono state condotte dagli uomini del Gico del nucleo di Polizia tributaria di Brescia e da quelli dello Scico della Guardia di Finanze di Roma, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Brescia. Un lavoro lungo e dettagliato, che ha permesso di ricostruire l'intera filiera: dallo spacciatore di strada fino al vertice dell'organizzazione. In tutto sono state sequestrare oltre 5 tonnellate di droga. In particolare, sono finiti nelle mani dei finanzieri: 4629 kg di marijuana, 117  kg di cocaina - che immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre 4 milioni di euro - 90 kg hashish, 850 gr eroina.  Sequestrati anche 550mila euro, 7 autoveicoli, 5 mezzi pesanti, 2  imbarcazioni e 1 camper.

Il sodalizio albanese aveva messo in piedi una multinazionale della droga e collaborava anche con le principali consorterie criminali italiane. Tutto è partito, nel 2012, dall' individuazione di un'associazione criminale radicata nella nostra provincia, che era in grado di importare ingenti quantitativi di cocaina. Le indagini si sono poi concentrate su un'organizzazione transnazionale, composta da albanesi e greci, capace di fornire tonnellate di droga a diverse gang attive su tutto il territorio nazionale. Tra i destinatari delle ingenti partite c'erano gruppi legati alle famiglie dell camorra, della sacra corona unita e della 'ndrangheta. 

Cocaina e hashish provenivano dalla Spagna e dall'Olanda, dove erano stoccate in alcuni depositi nei pressi di Barcellona e Bruxelles. Arrivano in Italia a bordo di numerosi tir di proprietà del sodalizio, che aveva costituito delle società di trasporto ad hoc in Belgio, Grecia, e Bulgaria. Gli stupefacenti venivano nascosti tra il pesce, la frutta e la verdura. 

La marijuana, prodotta in Albania, viaggiava invece via mare: trasportata su pescherecci o gommoni, arrivava sulle coste della Puglia e della Calabria con il consenso delle locali organizzazioni mafiose. Veniva poi trasportata nel resto d'Italia all'interno di grossi camper o di camion che trasportavano agrumi.

Gli arresti sono in corso di esecuzione nel Bresciano e nelle province di Napoli, Verona e Ascoli Piceno, nonchè in Grecia, Albania e Belgio con 4 mandati di arresto europeo. Le indagini proseguono e sono volte a capire dove gli ingenti capitali guadagnati con il traffico di droga venivano reinvestiti.  


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