Cronaca

Malore improvviso, muore docente universitaria: lascia due giovani figli

Centinaia di persone hanno gremito la chiesa di Sant'Antonio, in città, per l'ultimo saluto a Cristina Ramponi: assistente sociale e docente di sociologia all'Università di Brescia

Cristina Ramponi (Fonte: Facebook)

L'improvviso malore e la corsa al vicino ospedale Sant'Anna, poi i disperati tentativi dei medici, tutto inutile: Cristina Ramponi si è spenta poco dopo l'arrivo al nosocomio cittadino. Un malore fatale ha spezzato la vita di una giovane donna, madre di due figli e insegnante di centinaia di studenti universitari.

La tragedia tra sabato e domenica, due le comunità scioccate dalla drammatica notizia: quella del quartiere Sant'Anna a Brescia, dove Cristina risiedeva con la famiglia, e quella di Berzo Demo, il piccolo comune delle Valle Camonica dove è nata e cresciuta.

Cristina aveva solo 50 anni, buona parte dei quali dedicati ad ascoltare gli altri in qualità di assistente sociale per l'azienda sanitaria territoriale. Laureata in scienze del servizio sociale, dal 2008 al 2011 ha insegnato Sociologia dei processi culturali e comunicativi all'Università degli Studi di Brescia.

Attiva anche nel mondo della politica: negli stessi anni ha partecipato ai lavori della Commissione Welfare del Partito Democratico ed è stata membro della Commissione Servizi alla persona della ex terza circoscrizione del Comune di Brescia. Nel 2010 ha inoltre partecipato alla corsa per le elezioni regionali, sempre nelle fila del Pd. 

Una donna dolce e piena di vita, sempre con il sorriso sulle labbra. Così le tante amiche ricordano Cristina. Nel primo pomeriggio di lunedì centinaia di persone hanno gremito la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio per l'ultimo saluto. Tantissimi i volti giovani presenti tra la folla: non hanno voluto mancare gli ex alunni, come i tanti amici e compagni dei due figli della donna. Conoscenti e parenti si sono stretti intorno a Davide, Matteo e al marito Marino, cercando parole e gesti di conforto per questo terribile lutto familiare.


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