In due appartamenti il bazar del falso: 4.000 capi d'abbigliamento "tarocchi"
L'operazione della Polizia Locale di Brescia: sequestrati più di 4000 capi d'abbigliamento contraffatti, valore di mercato di oltre 200mila euro. Denunciati due senegalesi
Venditori abusivi sotto la lente della Polizia Locale: maxi operazione degli agenti coordinati dal comando di Via Donegani, sequestrati più di 4000 capi d'abbigliemento contraffatti per un valore complessivo che supera i 200mila euro.
Nei guai ci sono finiti due venditori senegalesi, di 38 e di 50 anni: uno di loro è risultato perfino irregolare sul territorio nazionale. Sono stati entrambi denunciati, accusati di reati come contraffazione di marchi e ricettazione.
I dettagli dell'operazione. Da tempo gli agenti della Locale tenevano d'occhio i movimenti dei venditori ambulanti, e non solo del centro storico. Spesso pedinati (anche in borghese) fin sotto casa, per capire dove riuscivano a reperire la merce da rivendere.
Così si è arrivati ai due appartamenti utilizzati come magazzini e centri di smistamento, uno in Via Divisione Acqui e l'altro in Via Rose. All'interno la polizia ha trovato di tutto: giubbotti, piumini invernali, scarpe, borse, portafogli, cinture e accessori vari.
Un maxi-sequestro: 4000 i capi d'abbigliamento che sono risultati contraffatti. Sulla loro strada un destino di solidarietà: una volta rimosso i marchi non originali, saranno distribuiti e messi a disposizioni di associazioni umanitarie del territorio.
I due senegalesi sono gli unici per ora ad essere stati beccati: ma le indagini proseguono. Il reato di contraffazione è punito fino a 3 anni di reclusione, con la ricettazione invece la pena va dai 2 agli 8 anni di carcere.
Si parla di
- Via Divisione Acqui
- merce contraffatta
- polizia locale