Un carico sospetto di “polvere bianca” scatena il panico alla Valtrompia Imballaggi di Bovezzo, e mette in moto le inevitabili (e dovute) misure di sicurezza: due camion contenenti diversi pacchi da quindici chilogrammi ciascuno di polvere bianca, che si scoprirà poi essere semplice farina di riso, sono arrivati nel primo pomeriggio in Via Faini.

I due mezzi sono stati fatti entrari, a quanto pare perché l'azienda – specializzata nella produzione di imballaggi e affini – già aspettava un carico. Ma una volta spalancati i portelloni, la sorpresa: una lunga serie di pacchi, in tutto circa 60 tonnellate di materiale, la cui origine e ancora di più il suo contenuti risultavano sconosciuti agli operai.

Come da prassi sono scattate tutte le misure di sicurezza: sono stati allertati i Vigili del Fuoco, i tecnici di Ats e Arpa. La misteriosa sostanza è stata isolata, prelevata e rapidamente analizzata: nel tardo pomeriggio è arrivata la risposta, in quei sacchi c'erano degli scarti di farina di riso.

Non si sa ancora bene cosa sia successo: forse una consegna sbagliata, un indirizzo che non corrispondeva. Anche gli operai che sono venuti a contatto o comunque erano a distanza ravvicinata della polvere sono stati accompagnati in ospedale per gli accertamenti di rito.

Stanno tutti bene, come da programma nessun sintomo di avvelenamento o altre problematiche. Tutto è bene quel che finisce bene, ma di certo in fabbrica una situazione del genere non si era mai vista. A parte i Vigili del Fuoco, gli specialisti del settore Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) con tutte le loro attrezzature, anche i tecnici di Ats e Arpa hanno indossato tute asettiche e mascherine sul volto. Scene da film catastrofico, e per fortuna solo un falso allarme.