Un'altra brutta storia di stalking e violenza: un marito manesco, la moglie che trova il coraggio di denunciare, lui che non rispetta le disposizioni del giudice e continua a seguirla, infine il blitz e l'arresto da parte dei carabinieri. L'incubo è finito: è stato arrestato a Borgosatollo il 47enne di Montirone (di origini albanesi) che nelle ultime settimane perseguitava l'ex moglie, anche lei albanese e di qualche anno più giovane.

Giù il sipario, per fortuna: l'uomo è stato intercettato all'altezza del benzinaio di Via Brescia a Borgosatollo. Solo poco prima era stato visto dall'ex moglie, che la tallonava: è stata lei ad allertare il 112, e in pochi minuti sono arrivati i carabinieri.

Con due pattuglie è stato accerchiato, non aveva più possibilità di allontanarsi in auto: ha deciso allora di provare a scappare a piedi, ma è stato rapidamente intercettato, prima dell'ultimo e maldestro tentativo, cercare di colpire i militari con pugni e gomitate.

Manette ai polsi: l'uomo è già stato trasferito in carcere, a Canton Mombello. E' accusato di stalking, minacce e violenza, adesso pure di resistenza a pubblico ufficiale. Era già stato ammonito più di una volta, su di lui già pendeva un divieto di avvicinamento alla moglie (che non è stato rispettato) oltre all'obbligo di allontanamento dalla casa familiare.

Una storia che sarebbe proseguita per mesi e mesi, tra le mura di casa. Minacce, botte e violenza, forse condita da qualche bicchiere di troppo. La donna ha tenuto il male dentro, finché ha potuto, finché non ha denunciato tutto ai carabinieri.

Gli accertamenti dei militari hanno rapidamente verificato la situazione difficile, in quella coppia e in quella abitazione. Sono stati così disposti i primi provvedimento di allontanamento e di non avvicinamento. Ma lui ha continuato lo stesso, con le molestie: fino alla goccia che ha fatto traboccare il vaso, e che ha portato al suo arresto.