Cronaca

Inferno di fuoco in montagna: fronte di 10 km, fiamme alte 20 metri

Un altro incendio probabilmente doloso, questa volta in Valcamonica: in meno di 24 ore sarebbero già bruciati più di 60 ettari. Mercoledì pomeriggio impegnate almeno un centinaio di persone

L'allarme è stato lanciato poco prima delle 16, ai margini della ss345 in territorio di Bienno. Le fiamme, alimentate dal vento, in pochi minuti hanno fagocitato i boschi che portano al monte Trabucco. E dopo quasi 20 ore l'inferno continua a bruciare: sarebbero già una sessantina gli ettari di bosco andati distrutti.

Incendio doloso, l'ennesimo in provincia di Brescia, una dei più devastanti di sempre in Valcamonica. La montagna continua a bruciare: una lingua di fuoco di almeno una decina di chilometri, con le fiamme che in alcuni momenti avrebbero raggiunto addirittura i venti metri d'altezza.

Giovedì mattina hanno cominciato a volare i Canadair, per spegnere l'incendio dall'alto. Mercoledì pomeriggio, con il buio, gli aerei non hanno volato: ma più di un centinaio di persone sono state mobilitate per tentare di placare la furia delle fiamme.

Vigili del Fuoco e Protezione Civile, la Guardia Forestale, i Carabinieri a chiudere le strade. Le località colpite dall'incendio: da Prestine a Nodà e Pian di Campo, ai margini del Bazena e del Crocedomini. Tutta la montagna ora è considerata un pericolo, anche per la possibilità della caduta dei massi.

Nessun ferito, anche se la zona è da considerarsi off-limits. Solo una famiglia è stata evacuata e portata al sicuro: un gruppo di “forestieri”, che abitano fuori provincia, proprietari di una casa in montagna considerata nelle zone a rischio.

E mentre la montagna brucia, cresce la paura. Sono in tanti ad avanzare preoccupazioni. Soprattutto tra chi, in zona, ci abita e ci vive. Un mantra per ora sommesso, ma che anche sui social comincia a farsi sentire: “Siamo pronti a scappare”.


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