Cronaca

Brucia una discarica: puzza e fumo nero anche a chilometri di distanza

L'incendio è divampato mercoledì mattina alla discarica Faeco di Bedizzole: avrebbe preso fuoco (per autocombustione) il materiale stoccato nella vasca E, il "car fluff" dei rottami delle auto

Incendio alla Faeco (fonte: Facebook - Basta Veleni)

Incendio alla discarica Faeco di Bedizzole, il secondo in meno di tre mesi: ma se nel primo caso si sarebbe trattato di un rogo doloso, su cui è ancora aperto un fascicolo d'indagine, in questo caso si sarebbe trattata di autocombustione. Comunque la preoccupazione rimane alta: le fiamme sono divampate per diversi metri, il fumo ha raggiunto centinaia di metri di altezza, visibile anche a chilometri di distanza.

VIDEO — Incendio alla discarica Faeco

A prendere fuoco sono stati i rottami non metallici delle automobili, il cosiddetto “car fluff”, nella vasca E della discarica, tra l'altro un'area già posta sotto sequestro dalla magistratura. Le fiamme sarebbero divampate intorno alle 11.30, il fuoco sarebbe stato domato in poco più di un'ora.

Quanto basta comunque per scatenare il panico tra i residenti della zona, in particolare nelle frazioni di Casetta e Rovadina, o tra i passanti in automobile in arrivo da Calcinato e Lonato. Pare comunque che i miasmi e gli odori si siano sentiti ben oltre confine.

L'incendio è stato spento quasi subito: sul posto due squadre dei Vigili del Fuoco, pattuglie di Polizia Locale e Carabinieri, i tecnici dell'Arpa che avrebbero già prelevato campioni di acqua e terra, per future analisi, e già invece monitorato la situazione relativa alla qualità dell'aria.

Come detto si sarebbe trattato di un episodio di autocombustione, forse legato anche alle temperature molto elevate di questi giorni. Non è ancora chiaro cosa sia bruciato e cosa no: dagli odori segnalati e registrati in mattinata, e dalle origini del materiale (appunto il “car fluff”) sicuramente niente di buono.


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