Cronaca

A Beatrice Saottini l'Onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito

"Percorrere strade nuove, sicura del passato ma proiettata verso le esigenze di un futuro con schemi e valori nuovi. In fondo esattamente ciò che pensavano i Futuristi di Marinetti"

Ieri mattina, 19 dicembre, si è svolta alle 9.30 presso il Palazzo del Governo di Brescia, la cerimonia di consegna dei diplomi delle Onorificenze di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, di cui Beatrice Saottini è stata con orgoglio insignita con Decreto del Presidente della Repubblica.

È trascorso solo poco più di un anno da quando a Beatrice Saottini, Presidente e Consigliere Delegato del Gruppo Saottini Auto S.p.A., veniva conferito l'ambito Premio Donne Leader 2011 da parte del network internazionale EWMD - European Women's Management Development - ed ecco che questa mattina la poliedrica e determinata manager bresciana ha partecipato alla cerimonia di consegna dei diplomi di una delle onorificenze più ambite cui un imprenditore possa aspirare e cioè l'Onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, di cui è stata insignita lo scorso 2 giugno con Decreto del Presidente della Repubblica.

Un riconoscimento che premia l'eccellenza del lavoro svolto in più di un quarto di secolo nell'azienda di famiglia e riempie di orgoglio perché, come recitano le motivazioni, è destinato a "ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari".

È il riconoscimento del merito, quello vero, quello che si scrive giorno dopo giorno con la passione, con l'entusiasmo, affrontando e superando ostacoli e difficoltà, ma avendo dentro di sé sempre chiari gli ideali da perseguire. Un concetto questo, racchiuso appassionatamente nelle parole di Beatrice Saottini: "Il mio ruolo in azienda negli anni scorsi è stato quello di traghettare il cambio generazionale cercando di non perdere nulla dei valori acquisiti. Oggi è quello di percorrere strade nuove, sicura del passato ma proiettata verso le esigenze di un futuro con schemi e valori nuovi. In fondo esattamente ciò che pensavano i Futuristi di Marinetti…".


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