Cronaca

Strage di Nizza: "La folla mi ha travolto, ero circondata da cadaveri"

Le testimonianze di tre giovani bresciani salvi per miracolo nella notte della strage di Nizza: più di 80 morti e centinaia di feriti. Il racconto della tragedia lungo la Promenade des Anglais

Giulia Facchi (fonte: Facebook)

Tanti bresciani scampati alla strage di Nizza, nella sera del camion impazzito – guidato da un vigliacco attentatore – che sulla Promenade des Anglais, mentre suonavano i concerti e scoppiavano i fuochi d'artificio, ha ucciso più di 80 persone, ferendone a centinaia.

Quella sera, a Nizza, c'erano anche tanti ragazzi bresciani. Alcune testimonianze sono state riportate dal Corriere. Alice Consolati era sul lungomare con il suo ragazzo, Federico. “Siamo stati molto fortunati – ha scritto su Facebook – E' stato terribile, una sensazione da brivido”.

La giovane Giulia Facchi, 21enne di Ospitaletto, quella sera era proprio sulla strada che poi è diventata un inferno. Ore 22.30 circa: in cielo brillano i fuochi d'artificio, sulla Promenade sta arrivando il camion della morte.

“Ho sentito un boato fortissimo, come uno sparo – racconta Giulia – Correvano tutti, mi sembrava di essere in un film dell'orrore. Ho perso la mia cagnolina, sono stata travolta dalla gente in fuga. Sono caduta per terra, la polizia ci strattonava, tutti urlavano. Non dimenticherò mai i corpi senza vita sul lungomare”.

Nel buio di una sera tragica e terribile c'era anche Jacopo Zanardini di Pisogne: 24 anni, lavora a La Favola, noto ristorante di Nizza, lungo Cours Saleya. “Me lo sentivo – racconta – era come una brutta sensazione”.

“Sono tornato nel cuore della città vecchia, ho camminato per 400 metri e poi ho visto la gente iniziare a correre. All'inizio si parlava di un incidente stradale. Solo dopo abbiamo saputo la verità”.


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