Cronaca

Rubano un'auto storica alla Mille Miglia: arrestati padre, madre e figlio

Blitz della Polizia di Stato: individuati e arrestati gli autori del furto (da oltre 1 milione di euro) di un'Alfa Romeo 6C all'ultima Mille Miglia

L'auto rubata © Bresciatoday.it

Tutto in famiglia: padre, madre e giovane figlio. Sono stati individuati e arrestati dalla Polizia di Stato gli autori del furto di un'auto storica, del valore di oltre 1 milione di euro, in gara all'ultima Mille Miglia. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Antonio Bassolino: la Procura in queste ore ha emesso le tre ordinanze di custodia cautelare, due in carcere – marito e moglie – e la terza per obbligo di dimora a Brescia, per il figlio.

Come detto, fanno parte dello stesso nucleo familiare: 48 anni il marito, S.S. le sue iniziali, 39 anni la moglie B.M, 19 anni il figlio B.S. Sono tutti e tre di origine nomade. Meno di sei mesi fa erano riusciti a rubare una preziosa Alfa Romeo 6C 2500 Sport Cabriolet Touring Superleggera, con targa olandese: era il 13 maggio scorso, poco prima dell'inizio della Mille Miglia.

La notizia aveva destato non poco scalpore: la vittima, il pilota tedesco Jeroen Branderhorst, alloggiava in un albergo di lusso del centro cittadino. Le indagini sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile in colaborazione con la Polizia Stradale.

Sono state analizzate le immagini delle telecamere cittadine, dei varchi e dei transiti autostradali, poi intercettazioni telefoniche e ambientali: elementi che tutti insieme hanno permesso di ricostruire le fasi del furto, accertando che i ladri – dopo aver sganciato il carrello a bordo del quale era custodita l'auto storica – con l'ausilio di un furgone, preceduto da un'auto-staffetta, si sono allontanati dalla città imboccando l'autostrada.

Tutto in pochi minuti, insomma un colpo quasi perfetto: ma non abbastanza perfetto per sfuggire alla rete della Polizia. Ai tre arrestati vengono contestati anche altri episodi, furti di auto e furti a bordo di auto, commessi per tutta l'estate in diversi Comuni del lago di Garda, approfittando della folta presenza turistica.

E non manca nemmeno quella che la Questura ha già definito “una condotta aberrante”: in occasione di tutti i furti contestati, i coniugi portavano con sé anche la loro figlioletta di appena 7 anni, costringendola in più occasioni perfino a fare da palo. La custodia della piccola è stata revocata ai genitori, e la bambina affidata a una comunità.


Si parla di