Cronaca

Si ritrovano per una festa di primavera, arrivano i carabinieri a controllare lo spiedo

Circa 150 persone ad Agnosine per la festa di primavera dei cacciatori locali: blitz dei carabinieri forestali a seguito di una segnalazione, tutto regolare. Lo sfogo dell'associazione lombarda

Spiedo bresciano senza pace: quasi 150 cacciatori in festa ad Agnosine, quando arrivano i carabinieri forestali. Questa volta, tutto regolare: i militari non hanno trovato niente fuori norma. Nel ricchissimo spiedo che ormai era quasi pronto (era quasi mezzogiorno) c'erano eccome gli uccellini: cesene, merli e tordi. Ma nessun esemplare proibito.

Tutto è bene quel che finisce bene, almeno stavolta: i militari sono intervenuti verso mezzodì, e hanno passato al setaccio le centinaia di prese di spiedo che stavano cuocendo ormai da ore. Il blitz al rifugio Bertagnolli, luogo di ritrovo annuale per la “festa di primavera” dei cacciatori e delle loro famiglie.

In tutto, a tavola che aspettavano di mangiare, c'erano più di 150 persone. I forestali si sarebbero mossi a seguito di una “soffiata”, di una segnalazione che però in questo caso non è stata per niente confermata, anzi. Forse qualche paesano invidioso, per non essere stato invitato.

Si cerca di sdrammatizzare, ma per i cacciatori invece non è così: per l'Associazione Cacciatori Lombardi si sarebbe trattata dell'ennesima segnalazione da parte degli ambientalisti. “Ci è stato detto dagli agenti che la loro visita era dovuta a una segnalazione mirata”, si legge in una nota dell'Acl.

“Non condanniamo e non vogliamo criticare il servizio svolto dai carabinieri – scrivono i cacciatori – ma siamo preoccupati del fatto che da mesi bruciano le nostre montagne e le forze dell'ordine non ne vengono a capo. Gli autori di questi gesti ignobili, che non sono cacciatori, se ne girano liberi e impuniti perché i controlli sui monti latitano”.

“E' facile mostrare i muscoli contro i cacciatori che hanno la fedina penale pulita. E' come sparare sulla croce rossa. E se avessero trovato un uccellino proibito sullo spiedo, cosa sarebbe accaduto? Saremmo finiti sulle prime pagine dei quotidiani, descritti come criminali”. A pranzo c'era anche il sindaco di Agnosine, Giorgio Bontempi, che ovviamente difende i cacciatori.


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