Cronaca

L’hanno violentata a turno in un parco: intervista shock alla ragazza

La ragazza di Chiari vittima di violenza al Parco delle Rogge intervistata da Quinta Colonna, in onda su Rete4: "Spero se ne stiano in carcere per il resto dei loro giorni". Parla anche il fidanzato

La sua voce è "filtrata", la telecamera le inquadra solo le scarpe da ginnastica. La chiamano Sara: ma anche questo non è il suo vero nome. Come è giusto che sia. A Chiari piove quando i giornalisti di Quinta Colonna, in onda su Rete4, arrivano per intervistare la ragazza di 22 anni che sarebbe stata stuprata, sabato scorso al Parco delle Rogge, da tre giovani pakistani richiedenti asilo.

Non piange più, Sara: ora vuole solo giustizia. "Chiedo che abbiano quello che si meritano - racconta - e che se ne stiano in carcere per il resto dei loro giorni". Ma com'è andata, davvero, quella sera? "Stavo tornando a casa, dopo aver lasciato i miei amici. E me li sono trovati dietro".

Tutto sarebbe successo dalle 23.30 in poi: Sara stava tornando a casa, passeggiando al parco con il suo cane. I tre giovani l'avrebbero vista e avvicinata, con la scusa di una sigaretta. Poi, lo stupro e la violenza: l'avrebbero violentata a turno, e lasciata andare solo dopo un'ora.

I presunti stupratori si difendono, e addirittura accusano la ragazza: "Era consenziente, l'abbiamo pagata". Ci sarebbero quei 30 euro, gli stessi che Sara ha poi consegnato ai carabinieri. Lei nega qualsiasi tipo di accordo, prima e dopo.

"Non so cosa avessero in mente. So solo che mi hanno fatto aspettare, volevano che prendessi quei soldi. Avevano il mio telefono, tenevano il mio cane. Gli ho detto dammelo che vado via, non voglio i vostri soldi. Ma loro mi hanno detto di aspettare, di prendere lo stesso questi soldi se no non mi avrebbero ridato il cellulare".

Non ci sarebbero segni di colluttazione, sul corpo della ragazza: Sara racconta di non aver tentato la fuga, o di reagire, perché immobilizzata dalla paura. In questo la difende anche il fidanzato, il primo che è venuto a sapere della stupro, lui che l'ha accompagnata dai carabinieri.

"Vorrei vedere qualsiasi altra persona che se ne trova davanti tre - spiega il fidanzato - e vorrei vedere chi avrebbe la forza di difendersi da solo. Questa è una cosa che ormai hanno fatto. Ma non rimarrà addosso a loro, rimarrà addosso alla mia ragazza, e per tutta la vita".


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