Cronaca

Abusi sessuali su 5 ragazzini: Mauro Inzoli condannato in appello a 4 anni di carcere

La Corte d'Appello di Brescia ha confermato (seppur lievemente ridotta) la condanna per abusi sessuali su minori nei confronti di Mauro Inzoli, ex dirigente di Comunione e Liberazione

Lo chiamavano addirittura “Don Mercedes”, per la sua passione mai nascosta per le auto di lusso. Era stato dirigente di Comunione e Liberazione, tra i fondatori pure del Banco Alimentare. Ma la sua passione purtroppo era anche un'altra, confermate dalle condanne in primo grado e dalla più recente in appello, solo pochi giorni fa alla Corte d'Appello di Brescia: 4 anni, 7 mesi e 10 giorni di reclusione.

L'ex prete Mauro Inzoli è stato condannato per abusi sessuali su cinque ragazzi ancora minorenni. Un leggero sconto di pena rispetto alla sentenza in primo grado (che era di 4 anni e 9 mesi) per via della prescrizione di due degli episodi di cui è accusato. Anche la Corte d'Appello, con questa condanna, ha comunque confermato che gli abusi si sono compiuti.

Da tempo “spretato”, Inzoli è stato citato anche in un recente discorso di papa Francesco, contro la pedofilia. Il numero uno della Chiesa Cattolica avrebbe criticato un modus operandi giudicato troppo “morbido” contro i preti che si sono macchiati di un reato così grave.

Gli abusi si sarebbero concentrati tra il 2004 e il 2008. L'allora prete Mauro Inzoli (è stato anche parroco della Santissima Trinità a Crema) venne accusato di violenza sessuale nei confronti di cinque ragazzi, all'epoca dei fatti tutti minorenni.

Il più grande aveva 16 anni, il più piccolo addirittura 12. Secondo l'accusa Inzoli avrebbe pure abusato del suo “potere”, della sua autorità in qualità di uomo religioso riconosciuto e stimato. Gli abusi nei confronti dei giovanissimi si sarebbero protratti per anni. Adesso è arrivata la condanna in Appello: potrebbe essere l'ultimo atto della vicenda.


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