Cronaca

Morto a 20 anni, il padre: “Matteo ucciso da un arresto cardiocircolatorio”

Non è stata nemmeno disposta l'autopsia: sabato pomeriggio alle 15 i funerali di Matteo Silini, morto a 20 anni per un arresto cardiocircolatorio. La tragedia allo studentato universitario di Trento

Nessun mistero per la morte del giovane Matteo: le indagini si sono già concluse, non ci sarà nemmeno bisogno che venga sottoposto ad autopsia. E' stato un arresto cardiocircolatorio a portarselo via per sempre: un malore che l'ha colpito la mattina di Ognissanti e per cui purtroppo, quando i suoi compagni di stanza se ne sono accorti, non c'è stato più niente da fare.

La salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale di Trento già lunedì, per gli accertamenti medico-legali. E martedì è arrivata la conferma. La notizia è stata confermata anche dai genitori di Matteo, mamma Susanna e papà Severino: proprio il padre avrebbe mandato un laconico messaggio Whatsapp ad amici e conoscenti.

Poche parole per dire tutto: “Matteo è morto per un arresto cardiocircolatorio”. Tradito dal cuore, ma che non l'aveva mai tradito: Matteo Silini aveva solo 20 anni, giovane e pieno di vita, grande appassionato di montagna e grande sportivo. Aveva cominciato con il calcio, da qualche tempo si cimentava con l'atletica leggera.

La sua famiglia è molto conosciuta in valle: abitano a Temù, i genitori gestiscono il noto albergo Adamello. Lo piange anche la sorella più piccola, Greta, che ha 17 anni. Senza autopsia, la magistratura ha già dato il via libera per organizzare i funerali.

La cerimonia funebre verrà celebrata sabato pomeriggio (ore 15) nella chiesa parrocchiale del paese, proprio davanti a dove Matteo abitava. Aveva studiato a Breno e a Edolo, dal settembre scorso si era trasferito a Trento, per studiare ingegneria. Martedì ha partecipato alla festa di Halloween organizzata nello studentato dove alloggiava, e poi è andato a dormire, come se niente fosse.

La mattina successiva i suoi amici hanno bussato alla sua porta, verso mezzogiorno. Non avendo ottenuto risposta, hanno pensato che stesse ancora dormendo. Ci hanno riprovato circa un paio d'ore più tardi, alle 14: spaventati, hanno aperto la porta e hanno visto Matteo che stava male. Chiamati i soccorsi, sono arrivati subito. Ma il giovane Silini non ce l'ha fatta.


Si parla di